L’assassino di Aid Abdellah, per tutti solo Aldo, sembrerebbe avere definitivamente un volto. Il sedicenne di origini romene fermato dalle forze dell’ordine avrebbe infatti confessato il delitto. Sfiancato da un lungo interrogatorio, il ragazzino avrebbe ripercorso i momenti dell’aggressione avvenuta contro il 56enne francese che dormiva sotto i portici di piazzale Ungheria.
Il 16enne avrebbe raccontato al pm del tribunale per i minorenni di avere colpito, quella fatidica domenica notte, il senza tetto con un spranga, spiegando però che non voleva ucciderlo. Lo avrebbe colpito per prendere qualche decina di euro che l’uomo teneva nel portafoglio. Forse avrebbe preso anche il suo cellulare.
Resta, attorno alla vicenda, un forte sgomento, per una morte che sa di inspiegabile e che ha suscitato l’indignazione di moltissimi cittadini, e non solo di quelli che incontravano quotidianamente la vittima e il suo gattone al guinzaglio Helios.
Intanto, il minore si trova adesso nel centro di prima accoglienza Malaspina in stato di fermo in attesa della convalida. La presenza del 16enne a piazzale Ungheria sarbbe stata ripresa da alcune telecamere. Ma non si vedrebbe tuttavia il momento dell’aggressione, né il minore con un oggetto contundente. Sia la spranga con la quale sarebbe stato colpito l’uomo che il telefono del clochard non sono stati ancora trovati.
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