Claudio Barone (Uil): “Il progetto di riforma della Formazione del Governo Crocetta non ci convince in molte parti”

DOPO LA CONFERMA ALLA GUIDA DEL SINDACATO IN SICILIA, IL SEGRETARIO GENERALE RILANCIA L’IMPEGNO PER CONTRIBUIRE ALLA SOLUZIONE DELLE GRANDI VERTENZE ECONOMICHE ED OCCUPAZIONALI DELLA NOSTRA ISOLA. TANTI GLI ARGOMENTI TRATTATI: CORSI FORMATIVI AI CONSORZI DI COMUNI CHE NON CI SONO, VOUCHER, ALBO E VIA CONTINUANDO

“Siamo pronti a fare la nostra parte per alleggerire la situazione debitoria ereditata dal passato. Il Governo regionale, nel tagliare gli sprechi, deve garantire i lavoratori perché ad un’azione di spending review deve seguire un rilancio dell’economia. Senza favorire investimenti e nuova occupazione non c’è risanamento”.

Con queste parole Claudio Barone, riconfermato nei giorni scorsi segretario generale della Uil siciliana, tende una mano all’esecutivo di Rosario Crocetta per risalire la china di un percorso tortuoso verso il raggiungimento di alcuni strategici risultati nel campo dell’economia, del lavoro e del risanamento dei conti pubblici.

Abbiamo chiesto al segretario generale della Uil siciliana di raccontarci con quale spirito e quali contenuti affronterà nelle prossime settimane la sfida per evitare il default dei conti siciliani e tracciare un percorso di risanamento e rilancio dell’economia regionale.

“La Corte dei Conti conferma un quadro problematico e purtroppo già noto dell’economia siciliana – afferma Barone -. L’attuale Governo regionale ha ereditato, infatti, una situazione debitoria pesante che malgrado gli sforzi non è semplice da risanare. La Uil è già pronta a fare la propria parte per migliorare l’efficienza della Pubblica amministrazione – ci dice il segretario della Uil – garantendo sempre i lavoratori ma tagliando gli sprechi. In questo momento delicato per la nostra Regione il sindacato deve fare la propria parte senza invadere o confondersi, come troppo spesso accade, con la politica”.

“Confermiamo la piena disponibilità – continua il leader della Uil in Sicilia – a contrattare sui processi di mobilità del personale tutelando i diritti dei lavoratori per garantire migliore efficienza e togliere l’alibi a consulenze e long list che sino ad oggi hanno fatto lievitare i costi. Già sabato scorso, al tavolo di confronto con il presidente Crocetta, abbiamo anticipato proposte precise e verificabili come, ad esempio, la costituzione di un bacino unico del personale delle Partecipate e l’omogeneizzazione dei trattamenti economici per consentire la riorganizzazione del settore ed evitare sprechi e clientele”.

Secondo quanto riferito dal segretario generale della Uil Sicilia, dall’incontro con le organizzazioni sindacali sarebbe emersa la volontà di costituire cinque tavoli tematici sulle emergenze. Uno dovrebbe riguardare la formazione professionale e i servizi formativi, un secondo tavolo incentrato sul piano di forestazione finalizzato a rendere attivi e produttivi i siti boschivi. Dovrebbe essere previsto un terzo tavolo per la redazione del piano sulle stabilizzazioni, un terzo dei Comuni sarebbe pronto ad attuarlo e agevolare il processo. Poi un quarto tavolo sulle opere finanziate, ma ferme e sulle incompiute per riattivare gli investimenti in Sicilia, da Eni a Ferrovie dello Stato. Infine, sarebbe prevista la costituizione di un quinto tavolo sulle società partecipate, col fine di ridurne il numero, creandone solamente un paio, puntando sul bacino unico del personale con mobilità orizzontale.

“Sul disegno di legge di riforma del settore della Formazione professionale – dice Barone – alcuni aspetti non ci convincono e siamo pronti al confronto con il Governo regionale per trovare la quadra – puntualizza Barone -. Il disegno di legge prevede che la formazione sia gestita dai Consorzi di Comuni, ovvero da organismi di cui al momento non si conoscono i contorni geografici e amministrativi e poi, a nostro giudizio, a livello territoriale l’azione clientelare potrebbe incrementarsi piuttosto che diminuire”.

“Ci convince la previsione degli interventi per i progetti integrati – focalizza Barone – e l’attenzione al mondo dei soggetti svantaggiati e sopratutto alla filiera dell’obbligo formativo, intervento socialmente rilevante come abbiamo già avuto modo di ribadire dalle pagine di questo giornale”.

“Per lo strumento del voucher – stigmatizza il segretario generale della Uil – resta ferma l’analisi e la preoccupazione, perché è valido solamente per i livelli di istruzione elevati, ed il rischio è che potrebbe esserci un vero caporalato clientelare rispetto all’allievo che, non possedendo capacità di discernere il tipo di corso, si ritroverebbe nell’impossibilità di fare libera scelta sul territorio”.

“L’Albo, a nostro avviso – aggiunge Barone – deve essere costituito da tutti i lavoratori, in attività, licenziati o sospesi, per questo bisogna rinegoziare le tutele per il personale, perché in assenza di regole certe il rischio che si corre è quello di una nuova infornata di operatori a discapito di chi da trent’anni è nel settore”.

“Rinegoziare le tutele e dunque uno degli aspetti più rilevanti – aggiunge Barone -. Nell’ambito delle tutele suggeriamo di potenziare l’accompagnamento alla pensione e l’esodo incentivato. Questo, a nostro avviso, è l’unico modo di operare una politica di dimagrimento degli addetti al settore senza operare macelleria sociale”.

In merito alla notizia dello sforamento dei limiti di spesa previsti dal patto di stabilità all’assessorato regionale all’Istruzione e Formazione professionale che bloccherebbe l’emissione di centinaia di mandati di pagamento e, di conseguenza, l’emissione dei titoli di spesa riferite alle retribuzioni arretrate dei lavoratori, la Uil stempera gli allarmismi e getta acqua sul fuoco.

“Il problema era già noto – ci dice Barone – e per questo avevamo rappresentato al Governo regionale e al dirigente generale la necessità di chiedere all’assessorato all’Economia ed al dipartimento al Bilancio l’elevazione del tetto di spesa. Ci risulta che la richiesta è stata già inoltrata dall’Amministrazione regionale al Bilancio che ha assicurato un intervento subito dopo il giudizio di parifica e poichè il giudizio sulla parifica è già stato espresso dalla Corte dei Conti, ci aspettiamo la soluzione del problema in tempi strettissimi”.

“Sul Fondo sociale europeo c’è una disponibilità ad oggi di circa una sessantina di milioni di euro – riferisce Barone – che potranno essere resi disponibili appena il bilancio adotterà il provvedimento richiesto. Nessun impegno di spesa e nessun titolo in questo momento può essere, comunque, inoltrato al bilancio, perché non può essere contabilizzato”.

Claudio Barone è stato confermato segretario generale della Uil Sicilia, come dicevamo, al termine dell’XI Congresso regionale. Lo ha eletto il nuovo Consiglio generale regionale all’unanimità, che ha votato anche i componenti della segreteria regionale e i delegati siciliani al Congresso nazionale Uil.

I componenti della segreteria sono: Luisella Lionti, Giovanni Sardo, Salvatore Pasqualetto, Adriana Aronadio, Giuseppe Raimondi.

Giuseppe Messina

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