Cittadella: la parola agli studenti

Agli studenti proprio non va giù il fatto di dover pagare un parcheggio e di non poter più entrare alla Città Universitaria con il proprio mezzo di trasporto e così ieri (si continuerà anche oggi) sono state raccolte, da parte dei consiglieri dell’Amministrazione e dei senatori accademici, le firme degli universitari che frequentano il polo scientifico. Grande è stata l’affluenza al banchetto: si contavano più di mille firme già all’ora di pranzo.

“Queste firme saranno presentate al Rettore e al Direttore Amministrativo insieme ad un documento che sarà firmato da tutti i senatori accademici e da tutti i consiglieri dell’amministrazione, nel quale chiederemo la riapertura del tavolo tecnico” – spiega il senatore accademico Giovanni La Magna (Alleanza Universitaria). “Insieme alle diverse associazioni studentesche vogliamo far sentire la nostra voce contraria alla chiusura della Cittadella allo studente”.

Diverse sono le questioni irrisolte. Sarà chiuso il parcheggio riservato al Cus, quindi tutti gli amanti dello sport non potranno parcheggiare all’interno della Città Universitaria, ma dovranno lasciare il proprio mezzo in via Zenone. Più complessa è la situazione degli “altrimenti abili”: “Non è stata presa alcuna decisione in merito perché per ora si è solo discusso delle linee generali di questa convenzione con la società A.M.T. – afferma Calogero Giancarlo Gagliolo, consigliere dell’Amministrazione (Sinistra giovanile). “Se è vero che la Cittadella deve avere più spazi verdi e di conseguenze dev’essere chiusa al traffico, questo non deve creare un ‘notevole’ disagio allo studente”.

Dalla parte dei docenti, la situazione della chiusura dei parcheggi è vista su due fronti: se da un lato alcuni appoggiano le proteste degli studenti e addirittura propongono la totale chiusura della Città Universitaria, altri sono completamente d’accordo con la chiusura degli spazi agli studenti. “I docenti, soprattutto nel tavolo tecnico, – dice Sergio Serafini, consigliere dell’Amministrazione (Alleanza Universitaria) – hanno avuto reazioni diverse: la maggior parte però affermava che la “Cittadella riservata” è un diritto precostituito del corpo docente, in quanto loro lavorano all’interno della struttura e che a causa del congestionamento che si crea arrivano tardi al lavoro. Di conseguenza per loro è più che accettabile che qualche studente allunghi quotidianamente il proprio tragitto di 200 metri o più. I parcheggi che già sono riservati non sono sufficienti, a loro dire, e per questo hanno bisogno di maggiori spazi”.

Molti sono stati gli studenti che hanno firmato, chi per spirito di aggregazione perché “è giusto farlo, anche se il problema non riguarda me, dato che sono pendolare” come dice Pier Santi della facoltà di Ingegneria; chi invece crede necessario “firmare, perché non è giusto che lo studente debba farsi dei ‘chilometri’ per poter seguire le lezioni e che debba per giunta pagare la scheda parcheggio” come afferma invece Francesca, iscritta alla facoltà di Matematica.

Qualche polemica è stata sollevata dal collettivo di Ingegneria “TiroMancino” sulla delibera del 25 maggio. “Perché i rappresentanti non hanno detto nulla agli studenti? Perché hanno accolto “con plauso” la convenzione tra l’università di Catania e l’A.M.T.”? Il consigliere Antonio Iuculano sottolinea che il testo della delibera, per essere valido, dev’essere firmato dai presenti alla seduta. “Accogliamo con plauso le modifiche fatte alla convenzione tra l’Università degli studi di Catania e l’AMT per la gestione del parcheggio ‘S. Sofia’, modifiche venute fuori dall’istituzione di un tavolo tecnico diretto dal prof. Siracusa e dal dott. Rapisarda, sulla diminuzione del prezzo del biglietto per la sosta nella mezza e nell’intera giornata – ecco cosa c’è scritto! -. Chiediamo, inoltre di ricostituire questo tavolo in quanto si era paventata l’ipotesi di chiudere l’ingresso degli studenti all’interno della cittadella universitaria, cosa non condivisa dalla componente studentesca, pronta a presentare all’interno del tavolo tecnico proposte alternative”. Non siamo assolutamente d’accordo con la chiusura, ma non si può negare che la riduzione del costo della scheda parcheggio sia una conquista importante”.

Non si fa attendere molto la risposta da parte del rettore Antonino Recca che tiene a precisare che “si tratta di un’iniziativa ancora in itinere, attualmente allo studio degli uffici preposti dell’ateneo sulla base della convenzione con l’A.M.T. Nelle sue modalità applicative definitive – prosegue il rettore -, tale iniziativa sarà concordata preventivamente con gli studenti, tenendo conto delle loro esigenze e, al tempo stesso, delle linee guida della nuova politica gestionale della mobilità nelle aree cittadine che ospitano strutture universitarie, elaborate dal “Mobility management” dell’Università di Catania, a vantaggio di tutto il personale e degli stessi studenti”.

oliviacala

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