Città del Sud, tanti dipendenti e servizi pessimi

Le grandi città meridionali scoppiano di personale e stanno morendo di disservizi. Palermo e Napoli guidano la classifica del sottosviluppo urbano, Catania segue a ruota. Un delirio.

Dal varo della riforma Bassanini, una vera pestilenza per il Sud del nostro Paese, le amministrazioni pubbliche si sono gonfiate di migliaia di dipendenti assunti senza concorso. Tanti Comuni hanno trasformato le municipalizzate in società partecipate, nominando centinaia di inutili consiglieri d’amministrazione e retribuendoli con lauti compensi. Sperperi incredibili di denaro pubblico.

Così come un uomo troppo grasso non riesce a muovere un passo, le obesità, in termini di addetti di tutti i servizi (verde, rifiuti, trasporti), producono inazione.

I parametri sono raccapriccianti. L’ Amia di Palermo – e la stessa riflessione vale per le analoghe aziende di Napoli o Catania – ha un numero di dipendenti del 50% in più rispetto alle consorelle del Nord Italia. Ma nonostante tutti questi dipendenti le nostre strade e i nostri spazi verdi sono lo specchio della resa.

Le grandi città del Sud sembrano sotto l’effetto di una maledizione: sarete la terra della felicità non degli uomini felici. L’anatema è stato lanciato molti decenni fa. Gli stregoni hanno condannato queste comunità riempiendo le loro corti di pigri uomini neri. Uomini che trasformano il verde in sterpaglia, i prati in deserti aridi, le vie in lerci scaricatoi, il viaggio da un capo all’altro delle città in una via crucis. Ridono della loro assenza, orgogliosi del male che seminano, dei sorrisi che smorzano, del benessere che impediscono.

E’ possibile cambiare? Caparbi e validi amministratori hanno provato invano a impugnare le redini di questo cadente ronzino per trasformarlo in una realtà solida e valida. La voglia di non fare è più forte della ragione e del senso della giustizia.

Come un esercito di occupazione, questi uomini in nero rifiutano di prestare i servigi per cui sono pagati, si sottraggono all’obbedienza e pensano che la faranno sempre franca.

Quando cadrà il sortilegio che li dichiara intoccabili e sarà possibile cacciarli le città del Sud rinasceranno insieme al sorriso di chi li abita.

 

 

Aldo Penna

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