Catania, poche attrazioni e degrado in centro Il severo giudizio di National Geographic

Come vedono Catania nel resto del mondo? A giudicare dalla recensione di una delle riviste turistiche e naturalistiche più importanti a livello internazionale, il capoluogo etneo non fa una bella figura. Parliamo di National Geographic e della descrizione che compare sulla versione cartacea della guida che ogni anno migliaia di turisti sfogliano. Una guida specifica sulla Sicilia, in cui a Catania sono riservate solo due colonne di una pagina. «Seconda città siciliana per grandezza, Catania non offre attrazioni pari al suo rango», è l’incipit per nulla incoraggiante. Il giudizio sostanzialmente negativo è motivato dalle «catastrofi naturali (terremoti ed eruzioni vulcaniche)» e da «decenni di incompetenze burocratiche». Due fattori che per National Geographic sono «responsabili dell’aspetto per nulla trascendentale» della città.

Neanche il centro storico barocco si salva, definito «non in buone condizioni, nonostante gli sforzi delle recenti amministrazioni comunali». Un degrado, secondo la rivista, dovuto anche al trasferimento «degli abitanti più facoltosi e degli affari nei sobborghi periferici». Tuttavia, continua, Catania «a livello economico, se la passa bene». E prima di passare ai suggerimenti sui pochi monumenti meritevoli di una visita – la cattedrale, via Crociferi, via Etnea e la Villa Bellini per godersi il fresco – la guida mette in guardia dal grande nemico: il caldo. «Se intendete fermarvi a Catania, non fatelo d’estate perché si tratta di una delle città più calde d’Italia, con temperature che spesso superano i 40 gradi». Cambia tutto invece sul sito internet dove, cercando la parola Catania, compaiono foto, articoli e recensioni di diverso tono.

Il passaggio incriminato è stato postato su Facebook dagli amministratori della pagina Catania, che conta 84mila fan. In dodici ore la foto ha raccolto più di cento commenti e 90 condivisioni, con gli utenti divisi tra strenui difensori dell’orgoglio catanese e quelli che invece condividono il giudizio di National Geographic. «Mai lette tante fesserie così concentrate – scrive Salvo Cannizzaro – Stento a credere che sia veramente apparso su National Geographic». «Vergognoso! – insiste Stefania Ragusa – Ma cosa possiamo fare per poter far cambiare tale descrizione?». Mentre c’è chi sospetta che l’autore abbia origini palermitane e chi si preoccupa per le ricadute sul turismo. «Complimenti per la brutta pubblicità, sia del centro storico che del forte caldo che abbiamo d’estate, così il turismo si va a far benedire», polemizza Santella Favone.

Ma sono tanti anche quelli che invitano a riflettere. «A dire il vero pensavo peggio – commenta Domenico Berardi – Bisogna purtroppo ammettere che molte cose sono verissime. E mi riferisco ai decenni di incompetenze burocratiche. Anche chi ama Catania, come me, deve purtroppo ammettere che molte cose vanno male». «Che il centro storico non è in buone condizioni è vero – gli fa eco Maria Angela Suraci – ma le avete viste tutte quelle case fatiscenti? In quale altra città che si propone come turistica si trovano?».

In realtà il primo a far notare il caso è stato un utente del forum Skyscrapercity di Milano, che ha subito girato la segnalazione ai colleghi etnei. «E’ innegabile che siamo impreparati dal punto di vista turistico – sottolinea Andrea Tartaglia, di Skyscrapercity Catania – ma è ingiusto non parlare in una guida sulla Sicilia del Castello Ursino, del monastero dei Benedettini, del teatro romano. Siamo una città patrimonio dell’umanità e questo neanche viene menzionato».

[Foto di Grazia Zuccaro tramite la pagina Fb Catania]

Salvo Catalano

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