Cisma di Melilli, il corteo dei lavoratori a Palermo  Incontro con l’assessore Cordaro: «La Via è ok»

La CISAL Terziario Regionale aveva già la settimana scorsa proclamato una giornata di sciopero a Palermo a difesa dei lavoratori della Cisma Ambiente e dell’intero indotto, che interessa oltre 300 persone, con un corteo che si è tenuto oggi 26 settembre, partito alle ore 10:00 da Piazza Marina e con arrivo a Piazza indipendenza attraverso la via Vittorio Emanuele. Il Sit-in dei lavoratori, davanti al Palazzo della Presidenza della Regione Siciliana, si è concluso intorno alle ore 14.30 dopo aver ricevuto la notizia che una delegazione di lavoratori e dei loro rappresentanti sindacali sarebbero stati ricevuti. 

Presenti all’incontro, l’On. Cordaro (Assessore Territorio e Ambiente Regionale), il Capo di Gabinetto del Presidente Avv. Madonia, che ha coordinato l’incontro, mentre per l’Assessorato Energia e Servizi di Pubblica Utilità si è presentato solo l’Arch. Rotella (Funzionario del Dipartimento acqua e rifiuti). L’on. Pierobon invece oggi è stato impossibilitato e non ha partecipato neanche alla riunione della Giunta Regionale per motivi di salute. Cogliamo l’occasione per augurargli una pronta guarigione. 

L’On. Cordaro ha dimostrato ai lavoratori di essere ampiamente informato sulle problematiche autorizzative della Cisma Ambiente. In apertura, infatti, dopo aver fatto una puntuale ricostruzione dell’istruttoria seguita dal proprio Assessorato e da parte della Commissione Tecnica Specialistica incaricata, risalendo indietro nel 2017 e sino ai “giorni nostri”, ha concluso affermando che l’atto presupposto per l’esistenza dell’AIA, ovvero la V.I.A., c’è, è esistente, efficace e non revocata. Ciò è stato comunicato al Dipartimento Acqua e Rifiuti con nota a metà settembre c.a. 

Dalle affermazioni dell’On. Cordaro non possiamo che dedurne che sotto il profilo tecnico non siano state riscontrate motivazioni tali da comportare la revoca o l’annullamento della VIA. Sull’intervento dell’Arch. Rotella, rappresentante del Dipartimento Acqua e Rifiuti, abbiamo avuto la sensazione di aver già vissuto il momento, un “dèjà vu”. Infatti, quanto riferito dall’Arch. Rotella e cioè “che l’iter è in corso e che stavano già lavorando all’evasione delle richieste degli amministratori giudiziari della società”, non sono state altro che le stesse parole pronunciate sia all’incontro tenutosi in Prefettura a Siracusa nel mese di giugno 2018, che al precedente incontro tenutosi negli uffici del Palazzo D’Orleans, nel mese di luglio 2018. Ha solo aggiunto che, sulla scorta della nota dell’Assessorato Territorio e Ambiente ricevuta a metà settembre, che conferma l’esistenza della VIA, l’ufficio del Dipartimento Acqua e Rifiuti sta lavorando alla verifica delle ottemperanze alle prescrizioni dell’AIA e che le stesse dovrebbero concludersi in breve tempo. 

I lavoratori e i loro rappresentanti sindacali hanno sottolineato che, pur avendo scongiurato per il momento i 40 licenziamenti che erano previsti per il 31 agosto 2018, grazie al “buon senso” dimostrato dagli amministratori giudiziari, la società oggi è veramente in “stallo” e il default totale dell’impresa comporterà a catena ancora più gravi ripercussioni sulla forza lavoro. 

Al ritorno dalla manifestazione, fermati per un caffè in un bar di via Vittorio Emanuele, chiedendo informazioni su “cosa era quella confusione di stamattina”, il barista ha risposto “erano esodati della Regione”. Certo, aveva colto il senso della manifestazione, anche se in effetti non vorremmo pensare che i lavoratori della Cisma e dell’indotto possano diventare “ESODATI dalla Regione” per omissione e silenzio di questa, anche a dispetto dell’ordine ricevuto dal TAR. L’On. Cordaro, pur non potendo prendere impegni per l’Assessorato Energia e Servizi di Pubblica Utilità, insieme al Capo di Gabinetto del Presidente della Regione, confidano che il provvedimento dovrebbe essere emesso entro il 15 ottobre del 2018 (senza necessità di far spirare il termine imposto dal TAR, dopo il quale si insedierebbe il Prefetto di Trapani quale Commissario ad Acta) e che si avranno i primi riscontri interlocutori entro venerdì 5 ottobre. Ai lavoratori e al segretario della CISAL Paolo Magrì non resta che aspettare, ancora, con fiducia una risposta a breve. In mancanza di riscontri le proteste non si fermeranno.

(Fonte: sindacato Cisal)

Redazione

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