Passare da una «manutenzione straordinaria vissuta come ordinaria» alla trasformazione di quella «straordinaria in ordinaria». È l’ambizioso obiettivo del sindaco di Palermo Leoluca Orlando che oggi ha presentato un piano da cinque milioni di euro per la messa in sicurezza di oltre centro istituti scolastici del capoluogo siciliano. Un accordo quadro che riguarda tutte le scuole gestite dall’amministrazione e che prevede una serie di interventi di manutenzione programmata, pronto intervento e manutenzione da progetto. Le misure, finanziate con fondi comunali, dureranno un anno e alcuni sono già partiti da alcune settimane. Tra i lavori ci sono pulizia di coperture, canali di gronda, imbocchi pluviali, caditoie, rimozione di parti pericolanti di intonaci e murature, opere di salvaguardia della pubblica incolumità. Nello specifico l’elenco comprende 105 istituti: 3 scuole della I circoscrizione, 11 della II, 5 della III, 10 della IV, 17 della V, 9 della VI, ben 21 della VII e 15 della VIII, più 14 asili. L’accordo quadro verrà riproposto anno per anno non appena saranno reperiti i fondi, ma grazie alla manutenzione fatta con regolarità il fabbisogno finanziario futuro sarà meno oneroso.
«Siamo – sostiene Orlando – a un punto di svolta. Abbiamo realizzato la normalità, passando dalla manutenzione vissuta come straordinaria anche quando era ordinaria, alla trasformazione di quella straordinaria in ordinaria». Ma questi non sono gli unici soldi spesi per le scuole comunali, visto che altri 10 milioni e 359mila euro di fondi Pon-Fesr 2007-2013 sono stati impiegati per effettuare manutenzioni straordinarie in 32 plessi (ogni intervento costa mediamente 350mila euro e consiste nella sostituzione di infissi esterni, realizzazione delle scale antincendio e sistemazione delle coperture), e solo in 6 casi i lavori sono ancora in corso, ma verranno ultimati entro fine maggio 2016. «Tutti questi appalti – sottolinea l’assessore alle Manutenzioni, Emilio Arcuri – sono nei tempi contrattuali stabiliti. Siamo l’unica città italiana che non ha usato i fondi europei destinati alle scuole per affidare la progettazione all’esterno, utilizzando invece le risorse interne. Grazie alla sinergia tra amministrazione e dirigenti scolastici abbiamo risparmiato circa 40-50mila euro per ogni progetto». Ulteriori lavori sono stati eseguiti alle scuole Ferrara (3 milioni), Da Vinci (altri 3 milioni) e Nuova Cavallari di via Giafar (400mila euro di fondi comunali). Per quest’ultima si tratta del quarto tentativo di recupero di una scuola chiusa da anni e che il Comune spera di riaprire entro metà marzo. Infine ci sono altri 11 interventi da mettere in campo entro fine giugno e per i quali sono a disposizione 3,5 milioni di fondi Pon europei.
Altri fondi comunali, circa 3,5 milioni di euro, sono stati girati ad Amg Energia per effettuare interventi di manutenzione straordinaria e adeguamento degli impianti elettrico, termico, idrico antincendio in 94 scuole e che sono partiti lo scorso settembre. Si va dai 190 euro per la scuola Giannotta allo Sperone ai 182mila per l’istituto Capuana di via Narbone. «All’insediamento – conclude Orlando – abbiamo trovato una situazione disastrosa, con circa un centinaio tra asili, scuole elementari e medie in condizioni di non agibilità, ma negli ultimi 2 anni abbiamo effettuato interventi per 22 milioni (metà fondi europei, il resto comunali) e ora i plessi sono tutti agibili».
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