Cinisi, Terrasini, Carini e Villagrazia di Carini travolti dai rifiuti. Giovanni Impastato: “Se continua così chiudo la pizzeria”. Sabato grande manifestazione popolare

SULLO SFONDO C’E’ IL TENTATIVO, DA PARTE DEI SOLITI NOTI DELLA ‘MUNNIZZA’ DI REALIZZARE UNA SORTA DI BELLOLAMPO 2 NEL CUORE DI UNA ZONA TURISTICA…

“E’ un grido di dolore quello che si alza dalla periferia di Cinisi, ma anche da quella di Terrasini, di Carini e dai paesi limitrofi”.

Si apre così il comunicato stampa che annuncia, per sabato prossimo, una grande manifestazione di protesta in un’area a vocazione turistica abbandonata dalle istituzioni. A cominciare dalla Regione siciliana.

La zona in questione è quella che si snoda tra Carini, Villagrazia di Carini, Terrasini, Cinisi e altri centri limitrofi. Un’area dove, da anni, si misura dal vivo il fallimento degli Ato rifiuti, la ‘riforma’ avviata nei primi anni del 2000 dal Governo nazionale e regionale che in Sicilia ha prodotto solo degrado, ruberie, assunzioni di personale senza concorso, debiti stratosferici e, soprattutto, rifiuti non raccolti per le strade.

Dal Governo regionale di Rosario Crocetta ci si aspettava una svolta. Ma questa svolta non c’è stata. C’è stato, invece, un goffo tentativo di aprire una megadiscarica a cura del solito gruppo Catanzaro di Agrigento. Iniziativa per fortuna ‘stoppata’ dalla protesta delle popolazioni locali.

Del Governo regionale va apprezzato l’impegno dell’assessore Nicolò Marino, che non ha ceduto alle ‘idee’ degli uomini di Confindustria Sicilia (Giuseppe Catanzaro, titolaredell’azienda che si occupa di raccolta di rifiuti, è vice presidente regionale di questa organizzazione imprenditoriale).

Tuttavia le pressioni per realizzare una megadiscarica tra Cinisi e Terrasini (che, detto per inciso, verrebbe utilizzata anche da Palermo, anche questo nessuno lo dice: sì, il progetto è quello di trasformare questi luoghi in una “Bellolampo bis”, per consentire ai privati di fare soldi con una nuova discarica privata, alla faccia della raccolta differenziata e della vocazione turistica di questo territorio) non sono finite. Proseguono. Questo, forse, spiega il perché l’immondizia, in queste zone, non viene raccolta ormai da oltre due anni: per ‘convincere’ la popolazione ad arrendersi alla discarica.

Contri tutte queste manovre più o meno truffaldine è sorto un comitato spontaneo che, sabato prossimo, ha organizzato una manifestazione. I promotori di questa giornata di lotta sono tanti: ADDIOPIZZO, LEGAMBIENTE, LIBERA, ASSOCIAZIONE PEPPINO IMPASTATO, CASAMEMORIA IMPASTATO, COMITATO “CITTADINI PER L’AMBIENTE CINISI TERRASINI”, COOP.VA SOC. LIBERA-MENTE, COMITATO “RIPULIAMO CINISI E TERRASINI”, FORUM AMBIENTE CALAROSSA, “VIVI CARINI” , “LA PROSPETTIVA” DI CAPACI, ASSOC. “MUSICA E CULTURA”, DIVERSE IMPRESE/AZIENDE E DIVERSI PARTITI DEL TERRITORIO.

“E’ un urlo di disperazione e di dignità – si legge nel comunicato – quello dei diversi imprenditori che non ce la fanno più e, a causa soprattutto del degrado del territorio, a causa della presenza di discariche, ovunque e di ogni tipo, anche del pericolosissimo eternit (leggere amianto), a causa dei roghi quasi quotidiani e purtroppo della diossina prodotta, del percolato formatosi in abbondanza, costoro hanno chiuso o stanno per chiudere l’attività”.

“E’ il caso di Giovanni Impastato, fratello di Peppino Impastato, martire di mafia – si legge sempre nel comunicato – che nei giorni scorsi ha manifestato con amarezza l’intenzione di mandare tutto il personale a casa e chiudere la sua pizzeria, luogo questo anche di incontri e dibattiti antimafia e divenuto nel tempo centro di diverse attività culturali di livello nazionale”.

“Ma è anche l’urlo degli storici imprenditori del Turismo, gli Azzolini – prosegue la nota – anche loro grandi amanti del territorio, proprio per questo ridotti allo stremo ed in perdita, vittime del degrado diffuso. Solo per citarne alcuni. Ed è anche il dolore dei cittadini e degli abitanti dei paesi della Provincia, centro e periferia, oramai stanchi di subire tutto questo continuamente, di vivere in condizioni disastrose e di vedere perennemente la propria salute a rischio, nonostante più volte siano state denunciate tali condizioni, anche grazie alla nascita negli ultimi anni di diversi comitati e all’azione delle associazioni del territorio”.

“In questi giorni – recita ancora il comunicato – nell’area che si distende tra Cinis, Terrasini, Carini, Villagrazia di Carini la ‘mondezza’ (o ‘munnizza’) è più che presente, migliaia di tonnellate, sono rispuntate le discariche, vicino alle scuole, accanto ai centri abitati, l’aria è irrespirabile, roghi e diossina, percolato ed eternit ovunque, la nostra economia totalmente in ginocchio e, comprensibilmente, nessun turista verrà più in questo luogo di totale degrado ed abbandonato da tutti. Tantissima gente purtroppo vive da più di 4 anni un problema serio e grave di SALUTE PUBBLICA”.

“Ci sarà altresì bisogno di anni per far ripartire l’economia, e probabilmente aiuti economici mirati, il disastro delle nostre attività e del territorio in genere (chiusure attività, emigrazioni, licenziamenti, disoccupazione in vertiginoso aumento, criminalità) è agli occhi di tutti coloro che lo vivono, qualcuno vuol far finta di niente, ci dispiace dirlo, ma ci stiamo imbarbarendo senza che nessuno preposto per la carica che ricopre (dal Prefetto, all’eletto, alla magistratura, dall’amministratore, regionale e locale, al nominato nell’ente preposto…) abbia fatto qualcosa di concreto e risolutivo”.

“Ci sono probabilmente anche delle responsabilità civili e penali da accertare – prosegue il comunicato – e proprio per questo chiediamo che la magistratura segua il suo corso. Noi non possiamo andare più avanti in tal modo, non vogliamo più percepire che il tasso delle malattie gravi aumenti, non vogliamo vergognarci di ricevere un parente o un amico da fuori. Vorremmo creare nuovamente economia con le nostre aziende ed i nostri “musei a cielo aperto”.

“Vorremmo essere Siciliani orgogliosi e rispettati, è per questo e perché NOI amiamo i nostri luoghi che chiediamo a tutti VOI di non far finta di nulla, di non lamentarsi soltanto, invitiamo altresì chiunque abbia delle responsabilità a fare il proprio dovere, ad agire immediatamente, affinché la situazione non si trasformi in un problema di ordine pubblico e si possa tornare minimamente ad uno stato di civiltà”.

“A tal proposito, un cartello di associazioni, comitati di cittadini, partiti e movimenti locali, imprenditori, ha indetto per il prossimo 7 settembre, alle ore 16.00, una manifestazione di protesta. Questa partirà dalla stazione Ferroviaria di Piraneito, luogo emblematico ed attuale del degrado di questi anni, sita nel territorio di Carini e seguirà il tragitto illustrato nella mappa (vedi foto)”.

“E’ stato inoltre realizzato un volantino – si legge sempre nel comunicato – con le motivazioni della manifestazione (allegato) e della protesta, e viene in questo momento distribuito massicciamente ai cittadini e alle aziende che, in segno di solidarietà e pieno appoggio alla manifestazione, effettueranno una serrata delle attività, dalle 19.00 alle 19.10, in segno di protesta”.

Inoltre verrà redatto ed approvato in questi giorni da tutti i soggetti proponenti un DOCUMENTO DI DENUNCIA, che verrà inviato alle Istituzioni e per conoscenza a tutti i Media e alla Stampa”.

Per il Territorio, per la Salute Pubblica. Per il Futuro!

MANIFESTAZIONE DI PROTESTA

7 Settembre 2013, ORE 16.00 Stazione Fs Piraneito

 

 

 

PARTENZA: ORE 16.00 STAZIONE FS PIRANEITO (CARINI)

 

 

ARRIVO : COOP LIBERA-MENTE (POZZILLO, CINISI)

 

 

 

 

Redazione

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