Cimitero di Paternò: bare abbandonate, rifiuti e crolli «Non è stato curato bene, servono tempo e risorse»

Una bara abbandonata e fatta a pezzi, crolli di loculi, erbacce in molti viali, rifiuti accatastati e carenza di loculi con oltre 170 salme seppellite provvisoriamente e che, dal febbraio del 2017, sono in attesa di una tumulazione definitiva. È questa la fotografia del cimitero monumentale di Paternò.

Diverse sono le segnalazioni fatte, negli ultimi giorni anche in occasione dell’avvicinarsi della ricorrenza della commemorazione dei defunti del 2 novembre, agli uffici comunali competenti e al vicesindaco Ezio Mannino – che ha la delega ai Servizi cimiteriali – e all’assessore ai Servizi manutentivi Luigi Gulisano. Nella mattinata di ieri entrambi, insieme ai tecnici comunali hanno effettuato un sopralluogo al cimitero sulla collina storica. 

Durante il sopralluogo di ieri i due amministratori hanno potuto constatare una situazione disastrosa: tombe e loculi al buio per un guasto al quadro elettrico centralizzato, probabilmente dovuto al maltempo delle scorse ore. Per questo i tecnici del Comune sono già a lavoro per riparare il guasto. Oltre a questo hanno verificato la presenza di erbacce sparse sulle tombe, nelle scale e ai margini dei vialetti; una bara lasciata a marcire in un campo comune  e crolli di diverse lapidi da un edificio nella zona del viale San Luca; e anche materiale di risulta dei lavori di alcune tombe abbandonati. In diversi punti il cimitero è in condizioni fatiscenti ed è interdetto al pubblico, in particolare nella zona dell’ex convento dei Cappuccini.

«Negli anni, il cimitero non è stato curato in modo opportuno – dichiara Mannino a MeridioNews – sia dal punto di vista della manutenzione che della pulizia. Purtroppo scopriamo che i servizi di necroforia vengono effettuati senza rispetto per le regole. Abbiamo riscontrato inerti e resti di casse funebri lasciati in varie parti del cimitero. Per risolvere la situazione però c’è bisogno di tempo e di risorse». Per questo, il Comune ha fatto richiesta alla cassa depositi e prestiti di un «finanziamento a tasso agevolato – informa – che possa risolvere anche l’emergenza delle sepolture». La gara per cento nuovi loculi è già stata aggiudicata e, a breve, dovrebbero essere realizzati. Nel frattempo «stiamo procedendo alla progettazione esecutiva delle tombe di famiglia – aggiunge il vicesindaco – per potere avviare la costruzione delle tombe». 

Salvatore Caruso

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