La parola magica è soltanto una: «Rimodulare». Cioè allineare un progetto ai soldi che si hanno a disposizione, grazie a un finanziamento, così da trasferirlo dalla fredda carta alla realtà. Almeno da novembre 2018, ci stanno provando al Comune di Catania con i lavori di messa in sicurezza e riqualificazione della pista ciclabile del Lungomare. Un’opera intitolata alla Staffetta partigiana, che collega piazza Europa a Ognina, già costata 196mila euro, e inaugurata soltanto nel 2016. Appena due anni dopo, sul tavolo di Palazzo degli elefanti il via libera a un finanziamento da 110mila euro proveniente dalla Regione Siciliana in attuazione a un decreto del ministero delle Infrastrutture e Trasporti che si impegnava a coprire il 50 per cento dei costi dell’operazione.
Da allora, di fatto, a susseguirsi sono stati soltanto annunci e nodi al fazzoletto sempre disattesi. L’ultimo, attraverso questa testata, a luglio dello scorso anno. «I lavori cominceranno a breve», diceva l’assessore comunale alla Mobilità Pippo Arcidiacono. «La situazione, al momento, è la stessa della scorsa estate ma presto ci saranno delle novità», precisa adesso a MeridioNews il dirigente alla Mobilità del Comune di Catania Mario Monica. «Ci sono una serie di problemi di natura amministrativa ma, a breve, dovremmo esserci – spiega – Il passaggio, prettamente burocratico, riguarda il perfezionamento del decreto della Regione». L’ipotesi del Comune è quella di completare tutto entro il 2021.
Nello specifico, il progetto prevede alcuni interventi i cui dettagli sono già noti. Come, per esempio, una nuova vernice antiscivolo che dovrebbe sostituire quella blu, molto pericolosa dopo le prime gocce d’acqua. Capitolo a parte quello dei cordoli biancorossi, realizzati in polimeri e fissati a terra con degli appositi tasselli. A non convincere fin da subito, compresa la ditta che li produce, è stata la scelta di installarli separati gli uni dagli altri. Così da renderli meno resistenti agli impatti e facilmente vandalizzabili, come più volte è già accaduto nel corso degli anni. Nei piani del Comune ci sarebbe il progetto di renderli più stabili ma non è chiaro come, intanto in diversi punti è crescita della vegetazione spontanea. A MeridioNews in passato l’assessore Arcidiacono aveva annunciato la realizzazione di «una struttura fissa ma non in cemento».
La messa in sicurezza prevede anche una nuova segnaletica orizzontale e, forse, anche alcune modifiche nel tratto in cui insistono lo svincolo di via Marittima, nei pressi della garitta spagnola, e quello della rampa d’uscita della ciclabile tra viale Ulisse e via Vincenzo de Cristoforo. Il primo tratto è spesso teatro di incidenti, con le automobili che travolgono i ciclisti a causa del mancato rispetto del segnale di stop. Nell’altro punto, invece, ormai da mesi sono spariti i vecchi paletti di protezione in ferro. Abbattuti dalle automobili e tolti durante i lavori per il cantiere del collettore fognario di Aci Castello.
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