Ciapi: terzo giorno senza lavoro per i 1754 addetti agli ex sportelli multifunzionali

PER CGIL, CISL E UIL LO SCIOPERO GENERALE DI SETTORE RESTA L’UNICA RISPOSTA ALLO SCONCERTANTE IMMOBILISMO DEL GOVERNO CROCETTA INCAPACE DI AFFRONTARE ANCHE SOLO L’ORDINARIO

Terzo giorno senza Servizi pubblici per l’Impiego in Sicilia. Nell’Isola esiste il reato di interruzione di pubblico servizio? Sarebbe utile conoscere la risposta per meglio comprendere ciò che accade da quarantotto ore nella nostra Regione in materia di mercato del lavoro.

Proclamato, intanto, lo stato di agitazione con diverse manifestazioni provinciali e regionali di tutti i lavoratori del sistema regionale della formazione professionale che confluiranno in uno sciopero generale dei lavoratori. A lanciare la sfida al Governo del presidente Rosario Crocetta, i leader sindacali di Cgil, Cisl e Uil, Michele Pagliaro, Maurizio Bernava e Claudio Barone.

In una nota indirizzata al governatore siciliano, agli assessori al Lavoro, Giuseppe Bruno, alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, alla dottoressa Anna Rosa Corsello, dirigente generale ai due rami dell’amministrazione e alle associazioni datoriali Forma Sicilia, Cenfop Sicilia, Anfop, Asef e Assofor, le citate organizzazioni sindacali lanciano lo sciopero generale di settore in risposta all’immobilismo sconcertante del Governo Crocetta su tutte le filiere formative a cominciare proprio da quella dei Servizi formativi.

“La condizione materiale dei lavoratori del sistema regionale della formazione professionale ha superato i limiti di ogni tollerabilità – si legge nella nota – mentre gli uffici della amministrazione continuano ad apparire sempre di più sottodimensionati e non attrezzati a gestire le complessità e la quantità delle emergenze, e inadeguati a garantire il buon esito delle procedure. Le emergenze continue e ricorrenti sono ormai talmente tante che è divenuto difficile individuare le priorità straordinarie, in presenza di una incapacità complessiva di affrontare anche soltanto l’ordinario”.

E’ sulla sorte dei mille e 754 operatori degli ex sportelli multifunzionali che si misura, per l’intanto, lo scontro tra sindacati ed esecutivo regionale a tre giorni dalla conclusione del contratto di lavoro semestrale a valere sul progetto Spartacus al Ciapi di Priolo.

“Per la filiera orientativa e delle politiche attive del lavoro – accusano Pagliaro, Bernava e Barone – dopo l’accordo del 26 settembre scorso che ha dato vita al progetto Spartacus del Ciapi di Priolo e alle assicurazioni riguardo la prosecuzione delle attività senza soluzione di continuità progressivamente abbandonate sino all’incontro del 18 aprile, e dopo la conclusione del progetto il 22 di aprile, nonostante le rassicurazioni dell’assessore al ramo neo nominato e della Dirigente ad Interim del Dipartimento Regionale del Lavoro, nessuna ipotesi è stata fatta oggetto di confronto formale con le parti sociali e tradotte in accordo”.

Nella citata nota, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, chiariscono di condividere “le intenzioni, da lungo tempo, soltanto dichiarate dal Governo di riordinare e riformare il sistema, per ripristinare pienamente legalità e rispetto delle regole, per raggiungere una maggiore coerenza con le esigenze del mercato del lavoro, e restituire dignità ai lavoratori, e chiedono di conoscere adesso quali percorsi intenda attuare il governo per garantire servizi e lavoro”.

Pesanti le accuse contro il Governo Crocetta incapace di dare risposte ai cittadini ed ai lavoratori del settore.

Operatori duramente provati dalle incertezze e dalle inadeguatezze della amministrazione regionale che non ha saputo o voluto mantenere, in tempi sostenibili, gli impegni più volte assunti e ribaditi in diversi incontri e accordi sottoscritti a vario titolo.

“Il Governo ha molte volte annunziato disegni di riforma che non hanno mai visto la luce”, sottolineano i segretario generali dei sindacati richiamati. L’emergenza lavorativa resta drammatica nel sistema formativo regionale e nella filiera dei Servizi formativi. Sono in mille e 754 ad sentirsi “buggerati” dal Governo regionale del presidente Rosario Crocetta che prima ha garantito la proroga delle attività senza alcuna interruzione di pubblico servizio e poi non ha esitato a girare le spalle. È il terzo giorno che gli operatori degli ex Sportelli multifunzionali vivono il disagio di ritrovarsi, nonostante le promesse piombate da istituzioni, politica e ambienti sindacali, sospesi e senza copertura reddituale, al momento.

Condizione che ha provocato la reazione degli operatori che in alcuni ambiti territoriali si sono organizzati in comitati spontanei a difesa del diritto al posto di lavoro, rifiutando l’aiuto dei sindacati tradizionali. I primi esempi, come vi abbiamo raccontato in altra pagina del nostro giornale, si sono registrati ad Enna e Caltanissetta.

Neanche i più vicini al Governo Crocetta e convinti assertori del futuro lavorativo al Ciapi passando per la Regione siciliana con un contratto a tempo indeterminato hanno retto di fronte alla lampante “presa per i fondelli” e pare si stiano organizzando per una poco credibile protesta contro gli ex amici traditori.

Il settore rischia di scivolare nel disordine proprio nel momento in cui il Pd attraverso i suoi delfini al governo regionale dovrebbe incassare il consenso totale dei siciliani alle elezione europee del prossimo 25 maggio.

(Foto di prima pagina tratta da jencrea.blogspot.com)

 

 

Giuseppe Messina

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