Chiesto il rinvio a giudizio per il consigliere comunale d’opposizione Manlio Messina (Area centro destra). L’accusa della Procura di Catania è di aver simulato un rapporto di lavoro con il concorso dei titolari dellazienda, anche loro indagati, ottenendo indebiti rimborsi dal Comune per circa 30mila euro. Lo scorso marzo la guardia di finanza aveva già sequestrato agli indagati beni per 45mila euro. L’inchiesta, avviata nel 2012, aveva portato anche a un blitz a palazzo degli Elefanti da parte delle Fiamme gialle.
L’udienza preliminare, come riporta il quotidiano online Livesicilia, si terrà il prossimo 17 novembre. Il consigliere si è sempre difeso, sostenendo di poter dimostrare che quei rimborsi sono stati ottenuti seguendo i presupposti di legge, previsti dallarticolo 20 della legge regionale 30 del 2000.
«Sono in grado di dimostrare realmente lattività svolta e la correttezza delle procedure avviate dallazienda per lerogazione dei rimborsi da parte del Comune di Catania», aveva spiegato Messina quando fu resa nota l’indagine sul suo conto. E proprio a proposito di questi fondi precisava: «Sono stati richiesti solamente per 14 mesi, a fronte dei complessivi tre anni in cui ho prestato la mia attività lavorativa».
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