Chiedo la parola: assemblea a Ragusa

E dopo il corteo nel centro storico ecco che la discussione si sposta nella sala Falcone Borsellino della Facoltà di Lingue.

La sala è piena anche se non gremita. Ma è attiva, che è quel che conta di più. Quasi nulla la presenza dei docenti, sicuramente impegnati nella sede centrale, eccezion fatta per il Prof Capponcelli di Lingua Giapponese. Presenti, inoltre, alcuni studenti di altre facoltà (giurisprudenza, medicina, agraria), il cui contributo è stato importante.

Anche se non ancora insediato, il neo-eletto rappresentante al Consiglio di Facoltà, Paolo Pavia, coadiuvato dal brillante Damiano Meo, organizzatore dell’assemblea, ha diretto i lavori.

“Evitare l’anonimato” queste le parole di Damiano, principale promotore che spiega così la mancata aggregazione alla manifestazione catanese.

E proprio grazie a questa scelta è stato possibile che l’assemblea ragusana si rincontrasse dopo tanto assenteismo.

Già…l’assenteismo, la mancata partecipazione, la mancanza d’ informazione. Tutti problemi che hanno un loro peso nella vita universitaria ma che grazie ai risultati dell’assemblea, si spera vengano scongiurati e che la voglia di prendere parte attiva alle vicende nazionali e “nostrane” abbia il sopravvento.

Ricucire le fila di una discussione con rischio di divagazioni non è stato facile e tra gli ordini del giorno è emersa non solo la “legge Gelmini” ma soprattutto l’impellenza di ripartire, di “fare sentire la propria voce”.

Il dibattito si è così incentrato su tre punti principali:

  • L’analisi del decreto, ormai legge, del Ministro Gelmini in tutte le sue contraddizioni e falsità. Di seguito il testo della legge contestata dall’intero sistema scolastico e universitario: http://www.parlamento.it/leggi/decreti/08137d.htm
  • Un dibattito, costruttivo ed efficace, che ha portato alla formazione di un comitato in vista della manifestazione di giorno 14. Tale comitato si propone di coinvolgere gli studenti di tutte le facoltà e di indire un’assemblea per il 6 novembre con lo scopo di fare il punto della situazione e coinvolgere quanti più studenti possibile per far sì che da Ragusa arrivi una voce unita e compatta, pronta ad evidenziare la presenza, nonché l’importanza dell’Università, in seno al nostro territorio.
  • Una puntualizzazione sulla situazione della Facoltà di Lingue. Non è passata inosservata la data del 3 novembre, giorno in cui il Consiglio di Facoltà si riunirà presso il complesso di Santa Teresa in presenza dell’Onorevole Drago, presidente del Consorzio Ibleo e discuterà con lui la questione della nuova convenzione.

 

Pavia ha infine spiegato quali saranno le prossime mosse da rappresentante, in particolare il rafforzamento della comunicazione con gli studenti tramite una bacheca, la richiesta di assemblee studentesche mensili e l’urgenza di richiedere le elezioni per i rappresentanti dell’Area Didattica, elezioni che non vengono indette da tre anni e che l’assemblea odierna ha richiesto con particolare veemenza.

Di seguito, il comunicato che è stato redatto alla fine dell’assemblea.

 

COMUNICATO STAMPA

 

Oggi 30 ottobre, giornata di mobilitazione nazionale del mondo della scuola e dell’università , gli studenti della Facoltà di Lingue e Letterature straniere riuniti in assemblea dalle ore 11 a Ragusa Ibla, all’interno della sala Falcone-Borsellino, hanno discusso del decreto-legge “Gelmini”, convertito ieri in legge dello Stato dal Senato della Repubblica. E’ nato in tale occasione un focolaio di protesta e disapprovazione che gli studenti di Lingue di Ragusa intendono estendere alle altre facoltà universitarie presenti sul territorio ragusano.

Gli studenti di Lingue in assemblea hanno dato vita ad un comitato al quale è stato dato mandato di stilare un documento che sarà sottoposto ad un’assemblea generale degli studenti di tutte le facoltà universitarie del ragusano convocata sin d’ora per il giorno 6 novembre.

 

Gli studenti di Lingue e Letterature straniere di Ragusa Ibla.

Lucia Occhipinti

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