E dopo il corteo nel centro storico ecco che la discussione si sposta nella sala Falcone Borsellino della Facoltà di Lingue.
La sala è piena anche se non gremita. Ma è attiva, che è quel che conta di più. Quasi nulla la presenza dei docenti, sicuramente impegnati nella sede centrale, eccezion fatta per il Prof Capponcelli di Lingua Giapponese. Presenti, inoltre, alcuni studenti di altre facoltà (giurisprudenza, medicina, agraria), il cui contributo è stato importante.
Anche se non ancora insediato, il neo-eletto rappresentante al Consiglio di Facoltà, Paolo Pavia, coadiuvato dal brillante Damiano Meo, organizzatore dellassemblea, ha diretto i lavori.
Evitare lanonimato queste le parole di Damiano, principale promotore che spiega così la mancata aggregazione alla manifestazione catanese.
E proprio grazie a questa scelta è stato possibile che lassemblea ragusana si rincontrasse dopo tanto assenteismo.
Già lassenteismo, la mancata partecipazione, la mancanza d informazione. Tutti problemi che hanno un loro peso nella vita universitaria ma che grazie ai risultati dellassemblea, si spera vengano scongiurati e che la voglia di prendere parte attiva alle vicende nazionali e nostrane abbia il sopravvento.
Ricucire le fila di una discussione con rischio di divagazioni non è stato facile e tra gli ordini del giorno è emersa non solo la legge Gelmini ma soprattutto limpellenza di ripartire, di fare sentire la propria voce.
Il dibattito si è così incentrato su tre punti principali:
Pavia ha infine spiegato quali saranno le prossime mosse da rappresentante, in particolare il rafforzamento della comunicazione con gli studenti tramite una bacheca, la richiesta di assemblee studentesche mensili e lurgenza di richiedere le elezioni per i rappresentanti dellArea Didattica, elezioni che non vengono indette da tre anni e che lassemblea odierna ha richiesto con particolare veemenza.
Di seguito, il comunicato che è stato redatto alla fine dellassemblea.
COMUNICATO STAMPA
Oggi 30 ottobre, giornata di mobilitazione nazionale del mondo della scuola e dell’università , gli studenti della Facoltà di Lingue e Letterature straniere riuniti in assemblea dalle ore 11 a Ragusa Ibla, all’interno della sala Falcone-Borsellino, hanno discusso del decreto-legge “Gelmini”, convertito ieri in legge dello Stato dal Senato della Repubblica. E’ nato in tale occasione un focolaio di protesta e disapprovazione che gli studenti di Lingue di Ragusa intendono estendere alle altre facoltà universitarie presenti sul territorio ragusano.
Gli studenti di Lingue in assemblea hanno dato vita ad un comitato al quale è stato dato mandato di stilare un documento che sarà sottoposto ad un’assemblea generale degli studenti di tutte le facoltà universitarie del ragusano convocata sin d’ora per il giorno 6 novembre.
Gli studenti di Lingue e Letterature straniere di Ragusa Ibla.
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