Una passione per la danza nata in tenera età, il trasferimento a Milano con la Sicilia sempre nel cuore: Chiara Amazio, ballerina catanese di 19 anni, è una delle tante eccellenze siciliane nel mondo dell’arte e dello sport che ha lasciato la sua terra da giovanissima per inseguire un grande sogno. «Sono nata con questa passione in corpo, ho sempre voluto fare la ballerina e diventare un’artista. Più o meno a sette anni – confessa Chiara – ho capito che il ballo rappresentava qualcosa in più di un semplice hobby. In me è maturata la convinzione che avrei potuto trasformarlo in un lavoro».
Un percorso professionale iniziato molto presto per Chiara Amazio, quando a soli 13 anni ha lasciato Catania per entrare all’Accademia Teatro alla Scala di Milano. «Mia madre mi ha iscritta all’audizione senza neanche dirmelo: avevo paure e ripensamenti, ma sentivo che era un passo importante. È stato bellissimo essere ammessa in Accademia, lì si lavora veramente per il futuro». Non sono chiaramente mancate le difficoltà, legate alla lontananza dai propri affetti: «È complicato abituarsi già così giovane a un’altra realtà, lasciando la propria famiglia all’improvviso. Mia madre lo ha capito e si è trasferita a Milano per starmi vicino e vivere con me questa esperienza».
Un ritorno in Sicilia che, professionalmente parlando, è avvenuto lo scorso 15 luglio quando Chiara Amazio è andata in scena al Teatro Antico di Taormina con la Carmen di José Perez, un étoile internazionale che ha svolto la doppia veste di coreografo e protagonista maschile: un progetto prodotto dal Teatro Massimo Bellini di Catania in collaborazione con l’associazione Futuro Danza Palermo. Una investitura per la ballerina catanese che, da poco, è riuscita a diplomarsi con lode all’Accademia del Teatro alla Scala. In una compagnia in cui figurano molti siciliani, Chiara Amazio è stata scelta per interpretare il ruolo di protagonista: una sfida impegnativa data la sua giovane età, che ha rappresentato un importante banco di prova. «Poter ballare davanti al mio pubblico è stata una gioia inimmaginabile: è bellissimo avere la possibilità di dimostrare che anche una compagnia di ballerini così giovane può fare danza ad alti livelli».
Esibirsi con José Perez ha comportato molte difficoltà: «Lui è un ottimo danzatore e coreografo e ha molta più esperienza di me. Sentivo la pressione di dover imparare tante cose in poco tempo: ho dovuto bruciare le tappe per essere all’altezza del ruolo da protagonista. È difficile, poi, mettere in scena la Carmen: ho studiato molto il balletto e la trama e, nel corso dell’ultima settimana di prove, sono riuscita finalmente a entrare nel personaggio, a capire fino in fondo la sua passionalità. Ho vissuto un’esperienza formativa di valore inestimabile».
Chiara Amazio è anche ottimista per il futuro della danza nella sua terra: «Il fatto che il Teatro Massimo Bellini abbia promosso un’iniziativa del genere mi fa pensare che qualcosa stia cambiando. Non è giusto che i ragazzi di Catania debbano andar via per studiare bene e crescere professionalmente: spero che ci sia un interesse maggiore per il futuro di noi giovani ballerini». Un avvenire che Chiara vuole affrontare senza troppe preoccupazioni: «spero di fare esperienze in Germania e Austria, sono i Paesi in cui si danza di più: ma voglio comunque lasciar scorrere tutto per il verso giusto, senza programmare nulla».
Gli agenti del commissariato di polizia di Librino hanno passato al setaccio i garage di…
I vigili del fuoco del distaccamento di Randazzo del comando provinciale di Catania sono intervenuti…
Agguato a colpi di casco contro un minorenne a Sciacca: l'aggressione è avvenuta nella zona…
Furto con spaccata nel bar delle Magnolie a Palermo. Il colpo nell'omonima via è stato messo…
La polizia di Catania ha beccato un pusher di 22 anni con addosso crack e…
Denunciato il titolare di denunciato il titolare di un’autofficina ad Aci Bonaccorsi, in provincia di…