Chi ha ucciso l’ispettore Filippo Raciti? Nel corso di uno speciale di Servizio pubblico dedicato alla morte di Ciro Esposito – il tifoso napoletano ferito mortalmente prima della finale di Coppa Italia mentre andava allo stadio Olimpico di Roma – le telecamere di La7 sono venute a Catania per ricostruire cosa è successo la sera del 2 febbraio 2007. E’ un lungo capitolo che ripercorre il derby contro il Palermo, attraverso le riprese video e le intercettazioni della Questura, la messa in scena dei verbali delle sedute del processo. Il giornalista incontra Roberto Speziale, il padre di Antonino Speziale, l’ultra condannato a otto anni di carcere per l’omicidio di Raciti, ma anche la famiglia di Daniele Micale, pure lui riconosciuto dalla Cassazione responsabile dello stesso reato. Parla con tre ultras incappucciati che dicono di essere stati presenti durante gli scontri del 2 febbraio ed entra con la telecamera nella curva Nord durante l’ultima partita di campionato. La scusa per iniziare questo viaggio è la scritta Speziale libero che, la notte della finale di Coppa Italia, indossava Genny ‘a carogna, il capo degli ultras napoletani che ha condotto la trattativa per lo svolgimento del match. «Sarò riconoscente a vita verso tutte quelle persone che hanno indossato quella maglietta perché vogliono fra capire che mio figlio è innocente, non per altri motivi», afferma Roberto Speziale. Un approfondimento che pone nuovamente l’attenzione sui dubbi e sui punti poco chiari di questa storia. «Gli ultras del Catania – afferma un ragazzo ripreso di spalle – non vogliono questo merito di avere ammazzato un poliziotto».
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