Che fine ha fatto il bar dei Benedettini?

Chi, passeggiando per il bel cortile del monastero, con l’intenzione di andare a gustare un caffè caldo, mentre magari ci si lascia andare su qualche “cuttigghio” di facoltà, da un giorno all’altro si è ritrovato la porta del bar sbarrata, sicuramente avrà pensato ad una chiusura momentanea, dovuta a chissà quale imprevisto. Ma dopo una decina di giorni, durante i quali quella porta non si è più riaperta, anche noi di Step1 ci siamo incuriositi: avranno chiuso per sempre il bar dei Benedettini? Che è successo?

 

Così siamo andati alla ricerca di qualcuno che potesse darci qualche informazione.

Il nuovo complesso di aule costruito per la facoltà di Agraria ha un altro bar, guarda caso gestito dalla stessa società che ha in gestione il bar ai Benedettini. Dopo un caffè (di rito, permettetemi) ci siamo rivolti a uno dei gestori, il signor Puzzo, chiedendogli cosa fosse successo al bar del monastero. Subito veniamo confortati (o sconfortati, dipende dal fatto che abbiate o meno firmato la petizione di qualche settimana fa – ndr.) dal sapere che la chiusura del bar è momentanea, dovuta a problemi di ordine burocratico.

 

Pare infatti che la ditta che ha in gestione il bar sia, come spiega lo stesso Puzzo, “in attesa delle autorizzazioni sanitarie necessarie per l’esercizio.  Per evitare di incorrere in azioni di ordine civile o penale di responsabilità, a carico sia nostro che dell’Università, si è deciso di chiudere il bar momentaneamente visti i ritardi burocratici nella firma di queste autorizzazioni” e, con una mossa pubblicitaria, Puzzo conclude affermando che “si sta anche approfittando di questo periodo per dare un volto nuovo al bar, sia per quanto riguarda il personale impiegato sia per una nuova serie di prodotti che, qui ad Agraria, già stanno riscontrando l’apprezzamento da parte degli studenti”. Siamo venuti a conoscenza dalla nostra Presidenza di una lettera che effettivamente la ditta aveva inviato alla Direzione amministrativa dell’Università nella quale veniva specificata la chiusura, a tempo indeterminato, dell’esercizio, in attesa appunto delle suddette autorizzazioni.

 

Se da un lato non stupiscono i problemi burocratici e amministrativi e i ritardi che ne derivano, è d’obbligo fare quattro calcoli. Il bar dei Benedettini è attivo da quasi due anni ormai e, sebbene la nostra burocrazia ci abbia abituati a tempi d’attesa stressanti, la mancanza delle dovute firme appare sospetta.

 

Ci siamo così rivolti alle Ausl di competenza e all’ufficio d’Igiene che ci hanno un po’ chiarito le idee in merito. Secondo quanto detto dal direttore dell’Ausl, il Dott. Giannone, “i tempi per l’invio, all’ufficio d’Igiene del comune, dei nostri rapporti sui sopralluoghi effettuati varia da un minimo di tre giorni ad un massimo di due settimane, poi è compito loro decidere, dai dati ricevuti, se si hanno i requisiti per la concessione delle autorizzazioni”.

 

E dall’ufficio Ecologia del Comune la Dott.ssa Vitale ci informa su quale sia la loro tempistica per il rilascio delle autorizzazioni, una volta ricevuti i rapporti dei sopralluoghi: 10-15 giorni. In linea generale quindi le autorizzazioni igienico-sanitarie dovrebbero essere rilasciate nell’arco di un mese al massimo e non hanno durata limitata, a meno che non si tratti di esercizi stagionali. Una ragione, per la quale occorre richiedere  una nuova autorizzazione, si ha nel caso in cui dovesse cambiare la titolarità della ditta. Ma in questo caso un bar rimane autorizzato ad esercitare fino a che la nuova autorizzazione non è stata rilasciata.

 

La Direzione amministrativa dell’Università, attraverso una circolare diramata in data odierna, fa sapere che “al fine di garantire la continuità e la qualità del servizio di ristorazione per gli studenti, docenti e tutti coloro che frequentano la sede universitaria la somministrazione dei pasti riprenderà regolarmente all’inizio della prossima settimana, essendo stati risolti quei problemi di natura tecnico-amministrativa che avevano portato alla momentanea interruzione del servizio”.

 

Si badi che nella stessa circolare viene menzionata la possibilità, per il bar, di somministrare pietanze “preparate da terzi”, in quanto pare che i problemi igienico-sanitari fondamentali siano di natura “strutturale” per la preparazione in loco delle pietanze.

 

Così, mentre il signor Puzzo ci anticipa che “molto probabilmente già da lunedì prossimo tutto dovrebbe essere in regola e il bar dei Benedettini riaprirà”, ci chiediamo come abbia fatto a rimanere aperto fino a pochi giorni fa un bar, sito in un complesso universitario, senza le autorizzazioni igienico-sanitarie necessarie per la somministrazione di pietanze preparate in loco.

Michele Spalletta

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