Un mélange di eventi culturali nato per dare maggiore opportunità e visibilità agli artisti e favorire un’esperienza di incontro tra culture, linguaggi e creatività, che giunta alla sua settima edizione punta ad un’alta qualità. 240 eventi tra cui mostre, concerti, spettacoli teatrali, presentazioni di libri e visite guidate, hanno caratterizzato l’edizione precedente della Settimana delle culture, durata 13 giorni. La manifestazione, giunta alla sua settima edizione, quest’anno, si svolgerà dal 12 al 20 maggio in una Palermo capitale europea della cultura 2018, sede nomade di Manifesta. «Quest’anno gli eventi saranno cento – racconta Gabriella Renier Filippone, presidente dell’associazione ‘Settimana delle Culture’ – ma tutti di un alto valore culturale».
L’edizione 2018 ospiterà personaggi di risonanza internazionale, che vanta il patrocinio del Comune di Palermo, della Regione siciliana e dell’Università degli Studi di Palermo, tra i quali Pierre Vallaud, storico francese, che per l’occasione acquisterà casa a Palermo. I progetti in concorso, autofinanziati ed auto-prodotti, dovranno essere presentati entro il 18 gennaio 2018 ed inviati all’indirizzo di posta elettronica: settimanadelleculture@gmail.com. Gli eventi, accuratamente selezionati dal Comitato scientifico (composto da Gaetano Basile, Massimiliano Marafon Pecoraro, Fosca Miceli, Clara Monroy, Maria Antonietta Spadaro, Bernardo Tortorici, Salvo Viola e dal new entry Giacomo Fanale) verranno poi resi noti entro il 9 marzo 2018. «Cercheremo di selezionare il meglio – afferma l’architetto Giacomo Fanale- proporremo anche alcuni aspetti della città nascosti, non valorizzati».
Tra le iniziative del Comitato: risuscitare le opere morte, non-esposte, lasciate impolverare nei depositi dei musei e la restituzione, in seguito ad un complesso restauro, della statua Vittoria Alata dello scultore palermitano Antonino Ugo, trafugata da ignoti e poi trovata segata in tre pezzi. «La Settimana delle Culture fa da apripista a Palermo Capitale della cultura 2018 – dichiara Andrea Cusumano, assessore alla cultura del Comune di Palermo- l’intuizione comune è l’attribuzione di una desinenza plurale al termine cultura, che ingloba tutte le realtà presenti sul territorio, non ci sarebbe infatti dispiaciuto poter vantare del titolo Palermo Capitale delle culture, declinato al plurale».
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