In questi due video i nostri lettori appassionati di Formazione professionale avranno lopportunità di misurare la coerenza del governo regionale. Nel primo video, in particolare, lassessore regionale al ramo, professore Mario Centorrino, illustra la posizione del governo regionale sulle questioni relative al Cefop.
Il Cefop, per la cronaca, è un ente di formazione professionale della Sicilia che, appena l’anno scorso, poteva contare su circa mille e 300 dipendenti. Lente è stato travolto dai debiti provocati da una gestione poco oculata. Le vittime di questo ente e questo non ci sarebbe nemmeno bisogno di dirlo sono i dipendenti che stanno pagando un prezzo carissimo, visto che hanno perso il lavoro. Ma se i dipendenti hanno perso il lavoro e, a quanto pare, non riescono nemmeno a percepire la cassa interazione, cè chi, invece, grazie alla trasformazione del Cefop ha trovato un tesoro.
I nostri lettori ci chiederanno: cosè questa storia? La storia è semplice e il video insieme con le notizie e le considerazioni che state leggendo in questo articolo spiegano tutto.
Il Cefop – appena lanno scorso e non dieci anni fa – era ridotto con le pezze nel sedere. Come dice lo stesso assessore nel video, i debiti calcolati lo scorso anno ammontavano a 24 milioni di euro. Era, come vedremo, un calcolo in difetto.
Come si ascolta nel video – e sono le parole dellassessore Centorrino – lente lanno scorso risultava inadempiente. Cerano irregolarità che lo stesso assessore definiva di difficile trattamento. Per Centorrino, lanno passato, il Cefop non poteva operare. Non è possibile finanziarlo, diceva lassessore. Che, come ascolterete nel video, indicava ai lavoratori due strade: la mobilità o il ricorso al Tribunale fallimentare per insolvenza.
Per la cronaca, il Cefop, nel 2011, non è stato finanziato con il Prof, sigla che sta per Piano regionale per lofferta formativa. Mentre i debiti dell’ente, come è già stato accertato, superano di poco la cifra di 80 milioni di euro.
E oggi? Oggi, a distanza di un anno o forse meno, lassessore Centorrino ha cambiato opinione. Del resto, tutte le persone intelligenti cambiano idea. Il Cefop – che oggi è commissariato (i tre commissari sono stati nominati dal Tribunale su proposta del ministero dello Sviluppo economico: si tratta degli avvocati Bartolo Antoniolli, Ciro Falanga, Giuseppe Benedetto) – è stato premiato con un finanziamento regionale pari a 12 milioni di euro. Con questi soldi si dovranno realizzare, in quattro mesi, i corsi del 2011. Una cifra enorme per un ente di formazione professionale che è stato ripulito.
Già, ripulito. Perché il Cefop è stato salvato dalla legge Prodi bis. Una bellissima legge che carica su altri i debiti e il personale. E lascia libera lazienda. Si può applicare al Cefop, che era un ente di formazione, la legge Prodi bis? A
quanto pare, sì.
Chi pagherà i debiti accumulati dal vecchio Cefop? Non lo sappiamo. Ma sappiamo che il personale è stato in buona parte abbandonato. Per molti di loro è scattata la cassa integrazione (anche se alcuni dipendenti dicono di non percepire nemmeno la casa integrazione: possibile?).
Mentre per il Cefop, oltre al finanziamento incredibile di 12 milioni di euro (ma come fa una Regione con il bilancio con i buchi a trovare 12 milioni di euro, per giunta in campagna elettorale? Ma ), ne è arrivato un altro da quasi18 milioni di euro! Perché il Cefop, che era insolvente (professore Centorrino docet) è stato selezionato tra gli enti di formazione premiati con lAvviso 20, la greppia comunitaria (il Fondo sociale europeo messo a disposizione da Bruxelles per gli amici della Sicilia) con il quale la politica siciliana foraggia se stessa e un paio di organizzazioni sindacali amiche (Cisl e Uil).
E i mille 300 lavoratori del Cefop? Guardate questo video
p.s.
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