Cefalù, il parco giochi inclusivo diventa realtà Dall’idea delle mamme al finanziamento online

Un parco giochi inclusivo, aperto a tutti i bambini, è un progetto nato dal basso che tra la fine giugno e i primi di luglio diventerà una realtà a Cefalù. Un bene comune a disposizione di migliaia di piccoli residenti della cittadina del Palermitano e nei Comuni delle Madonie e insieme un’opportunità per i figli di oltre un milione di turisti che ogni anno passano lì le vacanze. L’iniziativa si è fatta strada piano piano partendo dalle idee e la convinzione di un gruppo di mamme, riunite nell’associazione Gioca col Mare«Circa un anno fa abbiamo deciso di portare avanti il progetto – dice Paola Castiglia, una delle mamme che ha aderito all’associazione -. All’inizio eravamo in sei o sette, ma ne sono arrivate tante altre. C’era un costo di associazione iniziale anche piuttosto oneroso in quanto dovevamo creare un fondo cassa di un paio di migliaia di euro». In un primo momento avevano pensato in grande e volevano dare vita a un parco che costava circa 75 mila euro. «Poi abbiamo capito che la strada non era praticabile – aggiunge – e quindi abbiamo ridotto un po’ le nostre aspettative riuscendo a realizzare un parco da 15 mila euro che è comunque bellissimo».

Il Comune di Cefalù ha sposato il progetto e individuato un’area, già prevista nel piano regolatore come spazio destinato a giochi, in piazza Cristoforo Colombo. «Qui c’era solo un piccolo parco giochi molto maltenuto nella villa Comunale che noi non ritenevamo sufficiente per i bisogni dei bimbi, visto anche il numero di residenti, senza contare quelli che arrivano grazie al turismo. Tra l’altro in questo parco non c’è neanche una giostra per i piccoli che hanno una qualche disabilità e quindi se uno di loro arriva in carrozzina non può in alcun modo accedere a quello che è un diritto dell’infanzia sancito dalla carta dei diritti del bambino come il gioco».

Adesso il gruppo di mamme, alle quali si sono aggiunti anche i papà, ha finalmente ordinato le giostre all’azienda Kompan, leader nel settore dei giochi all’aperto per l’infanzia. Nessuna barriera, nel parco pensato per Cefalù. Questo permetterà a tutti di divertirsi insieme e di crescere, condividendo istanti di vita importanti. L’area destinata alle giostre inclusive si trova all’inizio del Lungomare, già facilmente accessibile in quanto privo di barriere architettoniche

«Volevamo un parco come quello di Agira, dentro al Sicilian Fashion Village, costruito dalla stessa ditta che ha messo in produzione i giochi. Poco male perché comunque l’area dove sorgerà la struttura è comunque più piccola. Tutto sommato quello che siamo riusciti a realizzare con 15 mila euro è un buon parco. Tra le altre cose c’è una casetta alla quale si accede grazie a una piccola parete da arrampicata e uno scivolo. Poi ci sono due molle a forma di delfino, visto che siamo vicini al mare, un pianoforte verticale che si suona con le mani. Una bellissima giostra è l’altalena simile a una ragnatela, anche questa inclusiva perché, anche se il bimbo non cammina, dalla sedia a rotelle si può adagiare e dondolare. Se non è usata da un bimbo disabile possono salirci sopra anche cinque bambini». Nell’area individuata per la nuova struttura «c’era già un piccolo parco con delle giostre in legno – racconta Castiglia – un materiale non adatto data la vicinanza al mare, che sono state rimosse in questi giorni. Erano rotte e pericolose, non solo per i bambini». 

Per raccogliere la somma, oltre al sostegno del Comune che ha donato tremila euro, le mamme hanno fatto ricorso alla piattaforma di finanziamento collettivo online Eppela oltre che alle donazioni da parte di negozianti, albergatori e ristoratori. «Abbiamo pagato 9.800 dei 13.800 euro che dovevamo all’azienda – aggiunge –  la raccolta sta continuando perché dobbiamo ancora dare dei soldi ma noi lo consideriamo un traguardo raggiunto nella misura in cui abbiamo già pagato la Kompan che ha mandato in produzione le giostre che arriveranno entro quattro o cinque settimane. Abbiamo già raccolto altri duemila euro, perché poi dovremo mettere il pavimento che si posa dopo che le giostre sono montate e non prima. La cosa ci rincuora perché anche se per farlo impiegheremo altro tempo, dopo avere messo in sicurezza in altro modo il parco, i bimbi possono iniziare a giocare». 

Con la raccolta online «abbiamo ottenuto 5.200 euro, grazie a persone che non ci conoscevano ma credevano nel progetto. Prendevano dei soldi e li versavano sul nostro conto. Prima di questo abbiamo realizzato un mercatino di Natale, che ci ha fruttato quasi mille euro. Poi è stata la volta di un piccolo porta a porta coi negozianti e infine ci hanno aiutato anche gli albergatori e i ristoratori. In particolare buona parte degli albergatori di Cefalù ci hanno dato dieci euro per ogni camera che avevano. Un modo per fare si che ognuno donasse in proporzione al guadagno». Tra quattro settimane quindi una ditta monterà gratuitamente le giostre. Ci vorrà più o meno una settimana. «Penso che saremo pronti tra la fine giugno e i primi di luglio. Vorremo mettere anche una telecamera per evitare atti vandalici – conclude – e chiederemo a qualche vivaista di regalarci delle piante per un nuovo verde urbano e per creare una piccola recinzione a protezione dei bambini».

Stefania Brusca

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