Dopo il «peace, no war» del primo cittadino di Messina Renato Accorinti rivolto a Donald Trump, a Messina si è continuato a parlare di pace. In prima fila Cecilia Strada, presidente di Emergency, che loda l’iniziativa del sindaco al G7: «Ha fatto una cosa semplice bella e giusta. Ha semplicemente detto: pace, no alla guerra. Non riesco a immaginare un messaggio più semplice, quasi banale – ha spiegato -. E il fatto che siano nate così tante polemiche ci deve fare riflettere. Dobbiamo rimettere in bolla le nostre priorità. E per tutti i cittadini del mondo la priorità è avere la pace».
Al Palacultura, insieme a Cecilia Strada c’erano Nadia Furnari, dell’associazione antimafia Rita Atria-No Muos, e lo stesso Accorinti, per parlare di no alla guerra, no al Muos di Niscemi, l’impianto satellitare militare degli Usa, ma anche no al pensiero mafioso. Una bella occasione per i ragazzi delle scuole medie di Messina.
«Non abbiamo più molto tempo per decidere se continuare a farci la guerra o cacciarla fuori dalla storia – ha detto Strada –. Se non prendiamo una decisione sarà la guerra a cacciare fuori dalla storia l’essere umano. Per questo è importante ripartire dai ragazzi e dalla cultura e dall’idea che si possa ancora fare qualcosa. Che forse agli adulti sfugge perché vivono in un modo i cui sembra che tutto si inevitabile».
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