Un po scettico sulla possibilità di un futuro roseo per la musica indipendente e la sua distribuzione, soprattutto tramite web, ma possibilista e molto, invece, per la diffusione di nuove radio, cosiddette libere, che nel web, hanno al contrario un ottimo alleato. La pensa così Andrea Prevignano, giornalista del gruppo editoriale LEspresso e autore di Noise, Castelvecchio editore, e Nirvana. Kill Your Friend. Prevignano sarà uno degli ospiti della giornata-evento di presentazione dei Radio Lab alla città il prossimo 19 maggio. In particolare, il conduttore radiofonico dialogherà insieme a Gianfranco Iannizzotto dellufficio stampa della Narciso Records proprio sul tema musica indipendente e distribuzione al Centro culture contemporanee Zo.
Non si fida della produzione fai da te, ma perché? Cosa non lo convince delle etichette indipendenti e di chi cerca di farsi strada nel mondo della musica sfruttando il web? «Sono molto perplesso. La musica in rete è troppo frammentata e inconsistente. Finché non emerge qualcosa di veramente interessante preferisco affidarmi ai canali tradizionali». Difficili poi, le vendite così come laffermazione per gli indipendenti. «Si vende già poco con le grandi etichette dice . Purtroppo la comprano pochi vecchiotti come me». Per quanto riguarda le case di produzione indipendenti, come la Narciso Records di Carmen Consoli, ad esempio, la situazione è leggermente diversa, perché «i confini tra musica indipendente e maestra non sono più così netti come negli anni 80. Sono comunque iniziative davvero lodevoli e ben vengano, ma sono sfiduciato» confessa.
Altra storia è invece quella legata alle radio libere e alla loro diffusione. Il web, in questo le aiuta molto, soprattutto allinizio e abbatte i costi. E proprio Radio Lab, di cui sarà ospite il prossimo 19 maggio ne è un esempio. Certo, la concorrenza è sfrenata e per crescere cè comunque bisogno di investitori, quindi non tutte riusciranno a reggere nel tempo. «Magari vince il migliore», dice Prevignano. In ogni caso il panorama radiofonico è «molto più interessante» di quello musicale. «Energie creative danno vita a prodotti stimolanti». E nello specifico augura a Radio Lab tanto successo. «Spero che questi ragazzi così volenterosi riescano davvero a spaccare tutto. Mi piacerebbe molto vederli affermarsi nel panorama delle radio più ascoltate in Italia».
[Foto di Radio Lab]
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