Quando tutto sembrava ormai finito il Catania si è aggrappato a Francesco Lodi, uomo simbolo delle annate gloriose in Serie A, per rivedere la luce e sperare in un approdo alla finale dei playoff che sembrava ormai una chimera. Il Trapani gioca un calcio splendido per più di un’ora ma, alla lunga paga, un calo di tensione che potrebbe rivelarsi fatale. Il gioco palla a terra dei granata si traduce nel doppio vantaggio targato Tulli e Ferretti: contro la forza del collettivo trapanese ci ha pensato una delle icone del calcio etneo, prima con una clamorosa intuizione da centrocampo, poi con un rigore battuto in maniera esemplare. Domenica sera, a Trapani, servirà una grande prova per proseguire verso il sogno chiamato Serie B.
«Trecentosessanta minuti per la gloria» è lo striscione che accompagna i calciatori in campo. Il gemellaggio tra le due tifoserie è sancito dal coro «Chi non salta è palermitano», cantato all’unisono da tutto lo stadio. Splendida atmosfera in un Massimino stracolmo come ai tempi della A: dopo 35 secondi la conclusione masticata di Marotta dopo un bel duetto con Di Piazza sembra fare presagire il meglio. Una rondine però, mai come in questo caso, non fa primavera: passano infatti due minuti e il Trapani trova il vantaggio grazie a un favoloso destro a giro di Tulli, assistito sulla sinistra da Ramos. I granata non sentono la pressione di giocare in trasferta e iniziano a ipnotizzare i rossazzurri con un impeccabile giro palla. Al quarto minuto Costa Ferreira tenta il raddoppio con una bella conclusione mancina che va a lato di un soffio. Colpisce la personalità di un Trapani che gioca con leggerezza e a mente sgombra, conscio delle proprie potenzialità.
La disinvoltura degli uomini di Italiano si manifesta anche all’ottavo, con una girata di Ferretti sventata da Pisseri. I rossazzurri non sanno come contrastare il possesso palla ospite e provano a scavalcare la difesa con infruttuosi lanci lungi. Al 17esimo classica accelerazione di Di Piazza e invitante palla in mezzo per Marotta sventata dalla difesa: un minuto dopo il numero 32 rossazzurro divora da due passi un gol fatto, per sua fortuna era in fuorigioco. I troppi passaggi sbagliati dagli etnei mettono in moto il Trapani: al 25esimo cross di Corapi, Marchese si fa sorprendere da Aloi che al volo di destro manda la sfera fuori. Dopo un gol giustamente annullato a Di Piazza per fuorigioco, arrivano altri due brividi: al 37esimo la conclusione volante di Ferretti è disinnescata da Pisseri; quindi, un Tulli in stato di grazia tenta nuovamente la sorte con un destro a giro che fa la barba al palo.
Nella ripresa Sottil prova a dare la scossa, con Baraye e Lodi al posto degli evanescenti Marchese e Bucolo. La musica però non cambia, con Tulli che dopo dieci minuti chiama Pisseri alla parata a terra dopo l’ennesimo uno-due con Ramos: i due calciatori, finora, hanno messo a ferro e fuoco la fascia sinistra etnea. Dentro anche Manneh e Llama, ma per il Catania la notte si fa sempre più buia. Al 22esimo Baraye va in apnea su Ferretti e appoggia a Pisseri che, in difficoltà, rinvia male. La palla torna a Ferretti, tenuto colpevolmente in gioco da Baraye: il 7 ospite scarta il portiere rossazzurro e sigla il 2-0.
La rete fa sprofondare il Massimino nel silenzio: quando sembra ormai tutto nelle mani del Trapani, però, accade l’impensabile. Al 27esimo Lodi vede il portiere fuori dai pali e trasforma in oro un innocuo calcio piazzato a metà campo: splendida palombella e Dini battuto per il gol dell’1-2. All’improvviso cambia tutto, con lo stadio che ruggisce e i giocatori del Catania che trovano un vigore che sembrava sopito. Il match si infiamma e la conseguenza è il calcio di rigore fischiato da Robilotta a quattro minuti dal 90esimo: Manneh viene falciato in area, Lodi si incarica del tiro dal dischetto che trasforma con grande freddezza, mandando il pubblico in visibilio. Non c’è più tempo per altre emozioni: tutto rinviato alla gara di domenica sera al Provinciale, dove però il Catania dovrà necessariamente vincere per passare alle final four.
Il tabellino:
Catania-Trapani 2-2
Marcatori: 2’ Tulli, 22’ st Ferretti, 27’st Lodi, 41’ st Lodi (rig.)
Catania (4-3-1-2): 12 Pisseri; 26 Calapai, 4 Aya, 5 Silvestri, 15 Marchese; 18 Rizzo (17’ st Llama), 27 Biagianti (32’ st Brodic), 21 Bucolo; 7 Sarno; 9 Marotta (17’st Manneh), 32 Di Piazza. Allenatore: Cristaldi.
Trapani (4-3-3): 1 Dini; 10 Costa Ferreira, 5 Tagordeau, 6 Scognamiglio, 3 Ramos; 19 Corapi, 25 Toscano, 8 Aloi (39’ st Scrugli); 7 Ferretti (33’ st Fedato), 11 Nzola (26’ st Evacuo), 23 Tulli. Allenatore: Italiano.
Arbitro: Ivan Robilotta di Sala Consilina.
Note: ammoniti Scognamiglio, Aya, Nzola, Baraye, Costa Ferreira
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