Catania-Trapani 1-2: delusione rossazzurra al Massimino Di Palumbo e Marras le reti granata, inutile rigore di Lodi

Se prima di questa sera si cullavano velleità di recupero sul Lecce capolista, alla fine di questa partita il Catania si ritrova terzo, a pari punti col Trapani ma sotto in virtù degli scontri diretti. I granata, dopo aver vinto all’andata 2-0, bissano il successo in un Massimino vestito a festa per spingere gli etnei a un’impresa evidentemente fuori portata per quest’anno. Il Lecce resta così a più quattro e, a due partite dal termine, può legittimamente sognare il salto diretto in B. Sconfitta meritata per un Catania che, invece, così facendo rischia di dover affrontare un cammino ben più duro e tortuoso ai playoff.

La cronaca: Lucarelli si presenta con l’ormai collaudato 4-3-3 che vede Barisic e Manneh a supporto di Curiale. A centrocampo Lodi e Mazzarani mezze punte, con Biagianti da schermo davanti la difesa. Il Trapani al Massimino col suo 3-5-2 atipico: Marras è l’esterno molto alto a destra, Evacuo e Murano compongono la coppia d’attacco. L’atmosfera è da brividi, con uno stadio gremito in ogni ordine di posti e le due curve che incitano la squadra con gli striscioni «Siamo la Nord..vogliamo vincere» e «Fino alla fine». Il vecchio Cibali si trasforma in un vero e proprio catino infernale, con i primi 10′ di studio tra due squadre che evidentemente si temono. Partita fisica, ritmi alti, molti scontri, Bastoni rischia subito il giallo per un brutto intervento su Mazzarani. Dal settore ospiti spunta la scritta «Onoriamo i figli del Vulcano», a sancire un ormai storico gemellaggio. 

Al 13′ Pisseri è bravo su Murano, il cui colpo di testa da pochi centimetri su cross di Marras sembrava destinato in rete. Il Trapani pressa altissimo e impedisce la costruzione dei rossazzurri. Il Catania si fa finalmente vedere al 23′ con Blondett che, su angolo di Lodi, impatta un pallone di testa che esce fuori di poco alla destra di Furlan. Nervi a fior di pelle tra i calciatori e nervosismo che si trasmette su un gioco spesso spezzettato, ma molto intenso. Al 28′ Pisseri sventa di pugno una conclusione di Palumbo, forte ma centrale. È difficile attaccare un Trapani quadrato e che gioca con grande personalità. Al 30′ il tiro di Marras viene deviato da Bogdan in angolo, gli uomini di Calori sono più pericolosi e manovriere, in fase d’attacco, si presentano davanti a Pisseri con almeno cinque uomini: le due punte, gli esterni Bastoni e Marras e uno a turno tra le mezzali Scarsella e Palumbo. Nel finale di tempo, prima Bastoni e poi Scarsella provano a impensierire Pisseri tirando però a lato. 

Nella ripresa ci si augura di vedere un Catania più propositivo e pimpante: gli etnei sembrano cominciare bene col cross di Marchese su cui irrompe Lodi che in tuffo di testa manda fuori. Al 5′, però, arriva la doccia fredda per il Catania: Palumbo entra in area e scocca un tiro intercettato da Pisseri, sulla ribattuta irrompe ancora il numero 20 degli ospiti che stavolta batte il portiere etneo. Catania in difficoltà e gol annullato a Pagliarulo, per fuorigioco. Al 10′ Marchese va in bambola su Marras, che entra in area: Pisseri è provvidenziale, con la ribattuta di Evacuo poi rimpallata. Serve una scossa, rossazzurri in grande difficoltà tecnico-tattica. Un minuto dopo Furlan è miracoloso a intercettare il rasoterra di Manneh. Gli etnei provano a riprendersi: dentro Russotto e Porcino, etnei col 4-2-4. Al 15′ fuga di Russotto sulla sinistra, Curiale si tuffa di testa ma Furlan è ancora prodigioso. 

Non è facile trovare spazi per gli uomini di Lucarelli: il Trapani, può sfruttare così la sua fisicità e l’intensità dei suoi centrocampisti e delle sue ali. Barisic prova a sorprendere Furlan al 25′: i rossazzurri provano a sfondare sulle fasce, col neoentrato Di Grazia e Russotto freschi. Quest’ultimo al 28′ timbra il palo con una gran sventola dalla distanza: la fortuna non aiuta i rossazzurri quest’oggi, ma la squadra è viva. A dieci dalla fine Furlan si esalta sul tiro a giro di Barisic, poi Curiale in rovesciata manda alto. Al 39′ Furlan anticipa Curiale, pronto a ribadire in rete un cross basso di Russotto, poi ci prova Bogdan dalla distanza, tiro alto. Allo scoccare del 90′ miracolo di Pisseri su Fazio, spintosi in area avversaria: è il prologo alla rete di Marras, arrivata su azione di contropiede quando gli etnei erano sbilanciati. Inutile il rigore a tempo scaduto di Lodi, per fallo di mano dell’espulso Evacuo. Finisce tra i fischi una partita cominciata con ben altre prospettive: a Lecce, nel frattempo si iniziano a uscire dal freezer le bottiglie di spumante, per una B sempre più vicina. 

Tabellino:

Catania-Trapani 1-2: 50′ Palumbo, 90′ Marras, 95′ Lodi

Catania (4-3-3): 12 Pisseri; 16 Blondett (Semenzato 33′ st), 4 Aya, 26 Bogdan, 15 Marchese (Porcino 12’st) 10 Lodi, 27 Biagianti (Rizzo, 33’st), 32 Mazzarani (7 Russotto 12’st); 9 Barisic, 11 Curiale, 19 Manneh (Di Grazia, 24’st). Allenatore: Lucarelli

Trapani (3-5-2): 27 Furlan; 13 Fazio, 4 Pagliarulo, 5 Drudi; 26 Marras, 6 Scarsella, 30 Corapi, 20 Palumbo (16 Steffé, 30’st), 8 Bastoni (Rizzo 18′ st); 9 Evacuo, 11 Murano (Silvestri 37′ st). Allenatore: Calori

Arbitro: Luca Massimi (Termoli)

Spettatori: 18711

Ammoniti: Bastoni, Bogdan, Corapi, Evacuo, Palumbo, Fazio, Furlan

Giorgio Tosto

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