La delusione per il Catania è cocente: il Trapani si impone 2-1, facendo definitivamente tramontare i sogni di promozione diretta, all’interno di un Massimino stracolmo e deluso a fine partita. Calori stravince la sfida tra tecnici con Lucarelli: rossazzurri non bene, sia a livello tecnico che tattico. I granata hanno meritato la vittoria, mostrando una qualità globale superiore.
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Russotto: Gli addetti ai lavori, stasera, si domandavano del perché il folletto rossazzurro non fosse entrato prima, per mettere in ambasce i difensori del Trapani, grandi e grossi. Il numero 7 del Catania, oltre a timbrare il palo, svaria da destra a sinistra, mettendo in apprensione tutta la retroguardia granata: meritava di giocare prima.
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Pisseri: Non fosse stato per il portiere rossazzurro, probabilmente il passivo sarebbe stato anche più pesante. Il numero 12 si esalta nel primo tempo su Marras, bissando poi il grande intervento nella ripresa quando neutralizza Fazio, presentatosi solo davanti la porta. Non può nulla sulle due reti avversarie.
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Aya: il difensore italo-tunisino tiene la baracca alla grande, neutralizzando gli attacchi avversari nel corso di tutto il primo tempo, anticipando sempre il dirimpettaio Evacuo, cliente pericoloso. Nella ripresa la barca naufraga, ma principalmente per colpa delle insufficienze dei terzini. Prova che resta discreta.
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Marchese: Stavolta le difficoltà fisiche non sono mascherate neanche dalla sua grande esperienza: prova ampiamente insufficiente per il terzino nisseno, con Marras che fa il bello e il cattivo tempo da quella parte del campo. La qualità scarseggia anche in fase propositiva, con Marchese che non riesce mai a dettare la linea di passaggio, andando pericolosamente al cross solo in una occasione: Porcino, probabilmente, era da preferire in una partita del genere.
Flop
Lodi: La luce del Catania, stavolta, non si è mai accesa. Il numero 10 è apparso scolastico nelle giocate, non riuscendo mai a trovare i tempi giusti per innescare gli avanti rossazzurri. Con i nervi a fior di pelle, poi, non è facile far girare bene il cervello: il suo fosforo, stasera, è mancato.
Flop
Blondett: Il numero 26 del Catania, buon giocatore, non è assolutamente un terzino, almeno nel senso classico del termine. Da sempre l’impressione di essere in difficoltà lungo la fascia destra e, nascendo come difensore centrale, ha chiari limiti quando si tratta di spingere e crossare. Semenzato ed Esposito, in allenamento, dovranno fare una gran brutta impressione a Lucarelli.
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