In attesa di comprendere le prossime svolte riguardanti il passaggio di proprietà, il Catania si prepara ad affrontare un ostacolo che potrà dire molto sulle velleità rossazzurre in questo finale di campionato. Il contesto è particolare: Cristiano Lucarelli e i giocatori hanno siglato una sorta di patto di sangue con il tifo organizzato più caldo che, da due partite, è tornato a popolare il Massimino. La squadra adesso sembra più tranquilla, conscia dei propri limiti e pronta a dar battaglia, provando a issarsi su un piano differente rispetto alle difficoltà circostanti. L’ultima pessima notizia, in tal senso, è arrivata due giorni fa: il Tribunale del Lavoro del capoluogo etneo ha infatti condannato la società di via Magenta a versare 95 mila euro a Gino Peruzzi, suo ex calciatore dal 2013 al 2015.
La motivazione è semplice, quanto sconfortante. Il giocatore argentino aveva notificato alla società etnea un decreto ingiuntivo a causa di accordi non rispettati al momento del suo passaggio al Boca Juniors, datato gennaio 2015. Il Catania, da canto suo, ha fondato la sua difesa su una quietanza liberatoria in cui però la firma di Peruzzi è risultata falsa, come stabilito da una perizia calligrafica disposta dal giudice del lavoro Antonella Resta. I tragici errori del recente passato continuano, dunque, a incombere in un presente ancora confuso e poco chiaro sui possibili cambiamenti di assetto.
Le uniche certezze sono rappresentate da un allenatore sempre più uomo-simbolo del mondo Catania e da un binomio squadra-tifosi fattosi nuovamente compatto. Basta rileggere le parole pronunciate da Lucarelli in vista di Catania-Ternana di questo pomeriggio (ore 15) per comprenderlo: «La consapevolezza più importante – ha detto ieri il tecnico in sala stampa – è stata quella di aver capito come interpretare questo campionato: tutto il resto verrà da sé». In merito al problema del gol su azione, assente da ormai sei gare: «Davanti la porta ci arriviamo, dobbiamo solo star tranquilli. Devo essere bravo a farli esercitare – prosegue il mister – convincendoli che il gol è una conseguenza, non un fatto straordinario. Vorrei che tutta la mia squadra diventasse protagonista».
La formazione umbra è reduce da due pesanti rovesci contro Reggina e Virtus Francavilla: neroverdi ora quarti, a – 6 dal Bari secondo. Catania e Ternana si conoscono bene, essendosi incrociate già tre volte quest’anno: ko esterni per gli etnei sia in campionato (3-2) che in coppa (2-0), mentre dieci giorni fa in casa è andato in scena uno 0-0 che non è bastato per qualificarsi alla finale di Coppa Italia di C, permettendo però a Biagianti e compagni di uscire tra gli applausi del tifo ritrovato. «La sensazione – conclude Lucarelli – è quella che il pubblico sia con noi a prescindere dal risultato. Ci sentiamo in simbiosi con loro. Stiamo vivendo un momento di vecchio calcio, vecchi rapporti, di solidarietà fra squadra e tifosi. Questo clima mi piace, forse perché sono nostalgico. È bello il rapporto di complicità che si è creato».
Probabili formazioni:
Catania (4-2-3-1): Furlan; Calapai, Mbende, Silvestri, Pinto; Salandria, Vicente; Biondi, Mazzarani, Di Molfetta; Beleck. Allenatore: Lucarelli.
Ternana (4-3-1-2): Iannarilli; Parodi, Russo, Bergamelli, Mammarella; Palumbo, Paghera, Proietti; Partipilo; Marilungo, Ferrante. Allenatore: Gallo.
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