L’istituzione della strada scolastica, a Catania, nelle vicinanze del largo dei Vespri, nello spazio antistante la scuola Cavour non sembra avere pace. Fin dalla prima chiusura la divergenza di posizioni, tra chi è favorevole e chi contrario, non è diminuita. Da una parte gli studenti insieme agli insegnanti e al personale dell’istituto con le associazioni ambientaliste; dall’altra alcuni abitanti della zona. A distanza di mesi, con la ripresa delle lezioni il presidente della Terza municipalità, Paolo Ferrara, chiede un tavolo tecnico con la partecipazione di tutti i soggetti interessati. «Le segnalazioni che riceviamo – ha detto Ferrara – dai genitori degli alunni e dai residenti della zona non si contano più. Le auto parcheggiano in entrambe le corsie di via Carbone. Il risultato è che la mattina, al suono della campana dell’istituto “Cavour” per l’inizio o la fine delle lezioni, la viabilità va in tilt con buona pace per il flusso veicolare».
A complicare la circolazione, infatti, sono anche le macchine lasciate in divieto di sosta lungo un lato di via Redentore e di via Sisto, nonostante i cartelli posizionati nei rispetti posti. Per limitare i disagi, dalla municipalità, è stata avanzata una proposta: separare via Carbone in due carreggiate. Una parte per gli alunni e un’altra per fare passare le macchine. Un cambiamento, messo sul tavolo, per agevolare l’entrata e l’uscita degli studenti dal plesso scolastico e consentire, allo stesso tempo, il passaggio delle auto. Soluzione respinta dai promotori della chiusura. A loro avviso, in questo modo, si verrebbe a creare una situazione di pericolo per la vicinanza tra bambini e vetture in movimento. Intanto da mesi l’asse stradale è stato colorato. Si attende, invece, l’installazione di arredo urbano per delimitare, in maniera appropriata e non solo con le transenne, l’area.
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