Bocche cucite in casa Catania dopo il pareggio per 1-1 contro il Rieti: un finale di stagione regolare assai deludente per la squadra allenata da Novellino. La contestuale vittoria del Catanzaro col Trapani condanna i rossazzurri alla quarta piazza e, soprattutto, a un inizio prematuro nel lungo e tortuoso cammino dei playoff. Manneh e Calapai sono i migliori dei rossazzurri: i due esterni sciorinano una prestazione fatta di grande corsa e grinta, con buoni spunti sulle fasce di competenza. Delude invece Curiale: ulteriore occasione sprecata per il numero 11 rossazzurro. Prestazioni insufficienti anche per Sarno e Llama.
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Kalifa Manneh: Non riesce a incidere con reti e assist, ma l’esterno d’attacco gambiano spicca tra i suoi compagni di squadra per corsa e continuità di prestazione. Le sue accelerazioni squassano la difesa dei laziali. Duetta bene con Marchese provando continue sovrapposizioni e molti cross in area, purtroppo senza fortuna. La sua azione tambureggiante cala un po’ nella ripresa, ma il numero 19 resta comunque il migliore in questo grigio pomeriggio catanese.
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Luca Calapai: Un vero e proprio treno in corsa. Il numero 26 arriva ai playoff in ottima forma e lo dimostra anche oggi, spiccando nonostante una prova di squadra globalmente non sufficiente. Inizia il match spingendo subito a tutta, mettendo un paio di cross in area pericolosi. La sua azione è efficace anche in fase difensiva, riuscendo comunque a contenere senza patemi un peperino come De Vito. Il problema di Calapai è solo uno: non è sdoppiabile. Ne servirebbero almeno altri due di calciatori come lui.
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Ramzi Aya: Gara senza eccessivi patemi d’animo per il centrale rossazzurro. Le colpe, in occasione del rigore dell’1-1, sono principalmente da imputare alla non perfetta uscita di Pisseri. Il numero 4 degli etnei dirige bene le operazioni in difesa, coadiuvato da Esposito. Poche le sbavature: il centrale è bravo anche a tenere unita la difesa e a non imbarcare acqua in occasione di un paio di pericolose ripartenze ospiti nel secondo tempo. Uno degli uomini su cui Novellino può contare a occhi chiusi.
Flop
Davis Curiale: Un’altra occasione buttata al vento, per il numero 11 del Catania. Impalpabile per tutta la partita, ad esclusione di una conclusione centrale e un tentativo di rovesciata nel corso del primo tempo. Le sue difficoltà sono certamente accentuate dal fatto di non avere i giusti rifornimenti: lui, comunque, resta la sbiadita controfigura del giocatore che lo scorso anno ha vinto il titolo di capocannoniere del Girone C.
Flop
Christian Llama: In occasione di Cavese-Catania, Zdenek Zeman ha parlato dei rossazzurri come di una squadra composta da ex giocatori di Serie A. A molti è sembrato un modo sarcastico per ribadire come alcuni membri della rosa guidata da Novellino siano, atleticamente e non solo, in grande difficoltà. Uno di questi è proprio Llama: il calciatore argentino trotterella per il campo senza costrutto, sbagliando molti passaggi e perdendo palloni assai pericolosi. Prova insufficiente per lui: la gloria della massima serie è lontana.
Flop
Vincenzo Sarno: L’ex bambino prodigio del Torino conferma il momento di difficoltà. La migliore condizione fisica è ancora da trovare: lui, poi, aggrava la situazione incaponendosi in inutili tentativi di dribbling, anche quando è raddoppiato o triplicato dagli avversari. Gli sprazzi di classe ci sono, ma la strada per la continuità è ancora molto lontana. La speranza è che nei playoff si possa vedere il vero Sarno.
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