Altri due mesi di esercizio provvisorio, o quasi, per il Calcio Catania. Il tribunale ha infatti disposto di prorogarlo fino al 28 febbraio, smentendo le previsioni di chi si attendeva che ciò potesse avvenire solo per un mese. Arriva la notizia che tutti speravano, a partire dai tifosi rossazzurri che si auguravano che il club etneo potesse continuare a giocare in serie C, completando il campionato in corso.
I curatori fallimentari nominati dal tribunale lo scorso 22 dicembre, giorno della sentenza di fallimento della società rossazzurra, potranno così lavorare per organizzare nel più breve tempo possibile l’asta di vendita del club, la cui base partirà da quei 2.948.792 che coincidono con il debito sportivo del Calcio Catania SpA e dovranno essere garantiti da chi intende diventare il nuovo proprietario del club.
Una novità che nessuno si attendeva in questi termini, poiché secondo quanto era trapelato nei giorni scorsi Sigi sarebbe riuscita a raccogliere meno della metà dei seicentomila euro circa richiesti dal tribunale per garantire la proroga dell’esercizio provvisorio di sessanta giorni. Possibile a questo punto che si sia stata un’intesa tra i soci della società per azioni che era proprietaria del Calcio Catania e i curatori fallimentari, avallata dal tribunale, che permetterà di raggiungere la somma richiesta dai giudici nelle prossime settimane. La squadra rossazzurra potrà così tornare in campo il prossimo 16 gennaio nel match di campionato previsto allo stadio Angelo Massimino contro la Paganese, sperando nel frattempo di potere riprendere gli allenamenti dopo lo stop forzato per le sei positività al Covid-19 emerse nel gruppo squadra guidato da mister Francesco Baldini.
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