«Le parole chiave di questo progetto sono riorganizzazione e digitalizzazione». Ad affermarlo è il presidente di Etna Hitech Emanuele Spampinato. La sua azienda ha curato il progetto Catania città policentrica che sta lavorando allo sviluppo di un sistema informativo per il sociale rivolto a migliorare la gestione amministrativa dei servizi sociali dell’ente. Il programma di digitalizzazione – avviato dal Comune nell’ambito del fondo europeo per lo sviluppo regionale 2007-2013 – ha finora prodotto il portale web della piattaforma. «Dopo una breve fase di sperimentazione, il portale sarà completamente online a partire da ottobre», spiega Spampinato.
«L’amministrazione, grazie a questo servizio, potrà lavorare sui flussi di richiesta in maniera più celere», continua. L’iniziativa «permetterà agli uffici comunali di occuparsi dei bisogni dei cittadini dalla presa in carico di una determinata richiesta fino alla liquidazione della stessa». Il presidente di Etna Hitech punta molto sulla possibilità offerta all’ente etneo di avere un quadro completo e sempre aggiornato delle richiesta avanzata dai cittadini presso le Politiche sociali.
«L’elemento importante è proprio quello relativo al censimento dei bisogni», conferma l’assessore al Welfare Angelo Villari. Che precisa come «nelle città del Mezzogiorno, in un periodo di crisi, i bisogni sono cambiati rispetto a qualche tempo fa». Motivo per cui Catania città policentrica si configura come un ulteriore strumento di «protezione del cittadino» messo in campo dall’amministrazione comunale. «Vogliamo modernizzare la città e rendere più efficaci gli interventi in materia di politiche sociali. Questo strumento, creato grazie allo sfruttamento dei fondi comunitari, ci permetterà di dare risposte veloci, avendo i dati in mano», continua Villari.
Nonostante «la presenza innovativa di uffici online, non verranno a mancare quelli territoriali, un punto di riferimento soprattutto per coloro i quali non fruiscono di alfabetizzazione informatica», precisa la responsabile del Procedimento presso l’assessorato al Welfare Giusi Delfo. «Le domande, sia esse di bando, di assegnazione e di sportello, potranno dunque essere inoltrate sia in formato digitale che cartaceo. Si tratta di dare qualcosa in più senza togliere nulla», conclude.
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