Il Catania dilaga sotto la pioggia e convince, finalmente. Contro una Paganese svagata in difesa e sfilacciata a centrocampo, i rossazzurri vanno a nozze segnando due volte con Barisic, quindi con Biagianti, Mazzarani, Curiale e Bogdan. Lodi regala grandi emozioni e giocate d’alta classe, Barisic si rifà del gol sbagliato siglando di forza una doppietta importante. Il difensore Blondett, adattato nel ruolo di terzino destra, è invece sembrato il più in difficoltà tra i calciatori scesi in campo.
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Lodi: partita strepitosa per il numero 10 rossazzurro, oggi in versione di splendido direttore d’orchestra e ispiratore. Nel primo tempo l’ex Udinese e Genoa è imprendibile, profittando della scarsa marcatura riservatagli per sfornare assist a ripetizione. Il primo non è sfruttato da Barisic, che poi si rifà poco dopo: da cineteca anche l’invito a Mazzarani. L’impressione è che, giocando da mezzala, il fantasista campano renda al meglio.
Barisic: il numero 9 croato gioca la miglior partita della sua carriera in rossazzurro, timbrando una doppietta importante anche e soprattutto per la sua autostima. L’attaccante prima sbaglia un facile invito di Lodi, sparando a salve da posizione favorevole: quindi capitalizza un nuovo assist del 10 etneo, battendo di forza Gomis. Si ripete nella ripresa, entrando di forza in area e distruggendo la porta con un missile. Giocatore ritrovato.
Mazzarani: l’uomo ovunque del Catania, oggi, è proprio il suo numero 32. Partita di grande sostanza ed equilibrio, bravo sia a sradicare qualche pallone che a riproporsi in avanti, con veemenza e forza. La rete del 3-0 è un capolavoro balistico: su invito di Lodi, il centrocampista si coordina e colpisce la palla al volo, non dando scampo a Gomis.
Flop
Blondett: partita non facile per il difensore centrale ex Cosenza, oggi riproposto nelle vesti di terzino destro. Non ha ancora assimilato alla perfezione i meccanismi della difesa a 4 di Lucarelli e si vede, non andando spesso a tempo con lo sviluppo dell’azione. Sfanga la sufficienza, ma l’impressione è che al centro della difesa dia il suo meglio.
Marchese: partita onesta e attenta, quella del terzino sinistro nisseno che, però, non da il solito contributo in fase di spinta, ad esclusione del gol che mette Curiale in condizione di timbrare il palo. Gara solo sufficiente anche per lui: contro questa Paganese, alla fine, basta e avanza.
Di Grazia: entra per Barisic nella ripresa e lo fa in maniera sommessa, quasi non lasciando il segno. Non riesce a sintonizzarsi con i ritmi della partita, rimanendo abbastanza isolato sulla destra e non si fa notare, se non per qualche sterile scorribanda.
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