Catania, mosca nella tela del ragno

Chi, da bravo patito, è andato a vedere da poco nelle sale cinematografiche l’ultimo film sul semprevivo supereroe in calzamaglia dai colori “vagamente” nostrani, sicuramente avrà realizzato che il sogno sia diventato realtà, uscendo ieri mattina per le strade di Catania, e che da un momento all’altro sarebbe stato finalmente in grado di vedere, in carne, ossa e calzamaglia, Spiderman sfrecciare da un palazzo all’altro.
Infatti ieri la città rossazzurra per antonomasia s’è svegliata immersa in una folta coltre di fili appiccicosi che vagavano ovunque, attaccandosi fastidiosamente su qualsiasi cosa.
Anche nei luoghi più aperti si era minacciati dalle ragnatele che, a quanto pare, hanno risparmiato solo pochi fortunati che sono rimasti a casa.
Piccoli ragnetti qua e là si sono divertiti alle spalle di noi, grandi e grossi esseri umani, tessendo la loro argentea tela per tutta la città.
Ma cos’è accaduto realmente? I ragni stanno progettando la conquista della città dell’elefante o sono solo emissari del nostro supereroe preferito che vuole spiarci prima di ritirarsi, chissà, in pensione da noi?

Purtroppo o per fortuna, non è niente di tutto questo.

Tra i nostri avi, che, per quanto potessero sembrare raminghi nell’ignoranza, era gente che invece la sapeva lunga, ma molto lunga, esisteva una seria cultura meteorologica basata sul simbolismo naturale che ha dato vita ad una serie di famosi detti, alcuni dei quali si sono tramandati fino ai giorni nostri (chissà chi di voi ancora ricorda il detto “Rosso di sera, bel tempo si spera”…).
Magari chi gode di una memoria un po’ più lunga ricorderà, forse, che la presenza di ragnatele era considerata premonitrice di pioggia.

La considerazione più scientifica che possiamo fare a riguardo, alle soglie del 2005, è che effettivamente l’alto grado di umidità, che ha colpito la nostra città negli ultimi giorni, è la condizione ideale per lo sviluppo e la schiusa delle uova di molte specie animali, tra le quali gli aracnidi.

Non ci sarebbe da meravigliarsi se quindi pensassimo che lo strano fenomeno, a cui abbiamo assistito ieri tra le strade di Catania, sia dovuto ad un effetto puramente meteorologico.
Quegli “ignorantoni” dei nostri nonni non ci erano andati poi tanto lontano! E’ infatti molto probabile che la forte umidità nell’aria possa essere seguita da precipitazioni.

Purtroppo questa volta i numerosi fans dell’Uomo Ragno saranno delusi dall’infrangersi del loro sogno, ma forse è meglio così: Spiderman avrebbe avuto molte più preoccupazioni di quante non ne avesse avute a New York, volando tra palazzi di sette, otto piani al massimo, o tentando di far attaccare la propria ragnatela su qualche facciata che attende ristrutturazione da anni, o su una pianta d’oleandro che è stata tolta pochi giorni prima a sua insaputa. Forse si sarebbe dato al gioco del calcio dopo qualche giorno, senza nemmeno cambiare calzamaglia. Così avremmo avuto anche noi il nostro “ragno tra i pali”.

 

20/10/2004

Michele Spalletta

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