Ѐ già tempo di voltare pagina, dopo la magica domenica che ha visto il Catania trionfare sulla Paganese e accorciare le distanze sul Lecce, sconfitto a sorpresa dalla Casertana. Il prossimo ostacolo si chiama Catanzaro – sabato alle ore 16:45 – e, secondo mister Cristiano Lucarelli, i rossazzurri devono attendersi una nuova battaglia. «Dobbiamo cercare sempre di ottenere il massimo da qui alla fine. Tra le sei rimanenti – sentenzia Lucarelli – la prossima sarà la partita più difficile, da un punto di vista sia tecnico che ambientale. Il Catanzaro è rinfrancato da due risultati utili di fila (calabresi 14esimi a quota 36, ndr) e dalla restituzione del punto di penalizzazione: la classifica non rende giustizia al valore della rosa. La squadra – puntualizza il tecnico livornese – è brava a cambiare modulo, con l’allenatore Pippo Pancaro – ex allenatore del Catania, ndr – che passa spesso dal classico 4-3-3 al 3-5-2: sarà una gara temibile».
Il pirotecnico 6-0 alla Paganese non illude Lucarelli, che mette in guardia la squadra dai facili entusiasmi. «Si tratta di un risultato pericoloso, dato che gli avversari che vengono dopo faranno il possibile per evitare la stessa fine. Troveremo pane per i nostri denti – ribadisce il tecnico livornese -, Catanzaro sarà la prova del nove per la nostra mentalità. Se domenica scorsa abbiamo dato una prova di forza, sabato ci vorranno gli attributi perché l’ambiente sarà caldo. Una buona tenuta mentale sarà fondamentale: non potremo tirarci indietro, dovremo correre, sudare, sacrificarci, difendere e attaccare in undici. Dobbiamo vincerla – specifica l’allenatore rossazzurro – perché siamo lanciati, abbiamo tolto il freno a mano e non abbiamo più limitazioni mentali. I motori iniziano a girare al massimo, bisogna sfruttare l’onda: adesso siamo una squadra – puntualizza con forza Lucarelli – abbiamo equilibrio, concediamo poco con Biagianti davanti la difesa e Lodi mezzala e, per questo, dobbiamo dare una grande dimostrazione di forza, rispondendo agli avversari colpo su colpo.
Uno sguardo alla situazione generale di un girone C molto equilibrato in vetta, chiaramente, non può mancare. «Se riuscissimo a fare sei vittorie – puntualizza il mister – anche il Lecce sarà tenuto a vincere le partite rimanenti, per non farci recuperare. E’ una situazione potenzialmente bella: a inizio stagione – ricorda Lucarelli – avevo appeso negli spogliatoi una tabella che purtroppo è stata indovinata. A 80 punti la Serie B è matematica, le 24 vittorie erano necessarie: vero che abbiamo perso qualche partita di troppo – ammette l’ex bomber di Livorno e Napoli – ma abbiamo anche vinto tante partite (18 finora, ndr) e questo ci ha permesso di rimanere vicino alla vetta». Tutto ciò grazie agli ultimi 5 risultati utili di fila, frutto paradossalmente anche della debacle di Monopoli: «Cinque schiaffoni» che, a detta del mister, sono stati basilari per «alzare il livello di predisposizione alla fatica, capendo finalmente che cos’è questa categoria».
L’ultimo pensiero di Lucarelli è per la conduzione di gara che, in un ambiente caldo come quello di Catanzaro, potrebbe non essere facile: a dirigere l’incontro sarà Giacomo Camplone, della sezione di Pescara: «Fischietto che non mi è piaciuto quando ci ha arbitrato in casa contro la Casertana – ha ribadito Lucarelli – avendo permesso a loro troppo ostruzionismo e non dando tempi di recupero. Cosa strana, dato che – come precisa il mister – quella partita è stata caratterizzata dal più basso minutaggio in tutto il nostro campionato. Ritengo ci siano degli arbitri importanti in questa categoria che, però, non abbiamo ancora avuto la fortuna di incrociare per le nostre partite».
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