Catania in serie A: the final countdown

Dopo l’ultima promozione del Catania, risalente all’ormai lontano 1983, e dopo la radiazione del 1993, radiazione che ha costretto il Catania a ripartire dall’Eccellenza, la squadra etnea si appresta a disputare la sua prima gara nella massima serie. La speranza è quella di non eguagliare il record negativo della stagione 83-84, quando il Catania vinse una sola partita e conquistò la miseria di 12 punti.

Le aspettative della società di avere uno stadio totalmente abbonato non si sono realizzate (“soltanto” 16000 gli abbonati), le cause vanno ricercate nel prezzo degli abbonamenti – il più alto della serie A se si considera che ai 263 euro di abbonamento in curva vanno aggiunti anche i 24 euro della giornata rossazzurra (giornata in cui anche gli abbonati pagano il biglietto) -. Un’altra probabile causa di un così basso numero di abbonati – soprattutto se si considera che il Catania non vede la massima serie da ormai 22 anni – potrebbe essere la campagna acquisti un po’ troppo anonima, senza nomi altisonanti. Sono arrivati alcuni giocatori interessanti come Corona, prima punta ex Catanzaro; Stovini, esperto giocatore proveniente dal Lecce; Colucci, ventiseienne ex Livorno.  Altri giocatori risultano ancora degli oggetti misteriosi, parliamo del peruviano Vargas ex Colòn che, a detta di molti, pare essere un giocatore parecchio importante per il completamento di una rosa che ha dominato per quasi tutta la stagione scorsa il campionato cadetto. L’acquisto dell’attaccante giapponese Morimoto pare essere più che altro un’operazione di marketing, anche se in molti sostengono che il giovane attaccante è stato soprannominato il Ronaldo del sol levante non solo per la somiglianza fisica con il campione brasiliano ma anche e soprattutto per le sue doti tecniche.

Una delusione per i tifosi è stata la partenza di De Zerbi, decisissimo a trasferirsi al Napoli – squadra che milita nel campionato di serie B – piuttosto che continuare a giocare con il Catania nella massima serie. Nonostante gli sforzi della società rossazzurra, trattenerlo è stato impossibile. La bandiera catanese Orazio Russo si è invece trasferito al Padova per poi ritornare al Catania come dirigente una volta conclusa la carriera da giocatore. Bianco, conosciuto dai tifosi come Monte Bianco, è invece approdato al Cagliari, primo avversario del Catania nell’insidiosissima strada che è il campionato di serie A.

Per un po’ a Massannunziata, località alle pendici dell’Etna dove il Catania è solito allenarsi, si è respirata aria di “grande nome”. Parliamo del Cino Recoba, interista da anni e pupillo del patron dell’inter Massimo Moratti. La società di piazza Verga sembrava aver intavolato un discorso con l’Inter per il prestito del fuoriclasse cileno. Non si è arrivati a niente. Ma i tifosi del Catania sono attaccatissimi alla maglia e in città vige l’ottimismo, anche se alla domanda “come ti è sembrato il prezzo dell’abbonamento?” in molti hanno digrignato i denti prima di rispondere.

Al Catania spetta una prima partita non impossibile contro una formazione, quella Cagliaritana, che non ha brillato durante la passata stagione, anche se il sant’Elia di Cagliari è stadio molto ostico per le squadre che giocano in trasferta. Il Catania si affiderà alla vecchia guardia, dove gli idoli dei tifosi Peppe Mascara, Fabio Caserta, Davide Baiocco, Gionatha Spinesi, Armando Pantanelli e Andrea Sottil saranno chiamati a ripetere la brillante stagione dell’anno passato.

L’appuntamento con la prima partita in casa del Catania in Serie A è fissato per domenica 17 contro l’Atalanta, sperando che lo stadio sia in condizioni degne di una città importante come Catania, piazza che non vede la massima serie da ormai troppo tempo. La società aveva infatti chiesto e ottenuto che la prima giornata venisse giocata fuori casa a causa del pessimo stato del manto erboso e del rallentamento dei lavori di adeguamento della struttura alle norme di sicurezza in vigore dopo il decreto Pisanu.

Carmelo Greco

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