Catania, il Trofeo Massimino è tuo: Sion battuto 2-1 I rossazzurri rimontano con gli squilli di Ripa e Lodi

A distanza di 13 anni dall’ultima volta, il vecchio stadio Cibali ritorna ad essere palcoscenico del Memorial Angelo Massimino, giunto alla sua sesta edizione. Il Catania ha sollevato il trofeo dedicato al presidente rossazzurro in tre occasioni: nel 2000, in un triangolare contro Perugia e Napoli; l’anno dopo, battendo i brasiliani della Portuguesa con una rete di Eddy Baggio e infine nel 2005, con l’1-0 contro il NSK Lubiana firmato da un gol del gabbiano Gionatha Spinesi. L’avversario di quest’anno è il Sion: squadra che vanta 2 titoli svizzeri e 13 coppe nazionali che, però, attraversa un momento di difficoltà in campionato con l’ultimo posto in campionato. Gli svizzeri sono allenati dall’ex calciatore di Barcellona e Ajax Gabri Garcia e schierano due vecchie conoscenze del campionato italiani: l’ex romanista Salih Uçan e capitan Pajtim Kasami, passato da Palermo. In panchina siede Federico Di Marco, nazionale azzurro under 21, ex dell’Empoli. 

La partita comincia con i cori della curva Nord, inneggianti ad Angelo Massimino: «Un presidente, c’è solo un presidente». È un’occasione, per gli ultras, di far sentire chiara e forte la propria voce: il coro «Questa storia non vi appartiene», riferito chiaramente all’attuale proprietà, si unisce allo striscione esposto a inizio partita: «Proclamate la gloria per colmare i vostri vuoti di memoria». Il Catania scende in campo col classico 4-3-3 e la novità Caccavallo dal primo minuto: test importante per valutarne tenuta fisica e adattabilità. Al 4′ Sion già in vantaggio: Morgado a sinistra brucia Tedeschi e crossa in mezzo, con Schneuwly che di testa trafigge Martinez. I rossazzurri reagiscono: al 9′ Di Grazia conclude a lato dopo un bello scambio con Di Grazia, quindi – 4 giri di lancetta dopo – Aya sfiora l’eurogol timbrando la traversa con un gran sinistro da fuori area, al termine di una azione insistita del Catania. Etnei più aggressivi, che cercano soluzioni per trovare il gol del pari: al 24′ Fickentscher si esalta sulla conclusione di Di Grazia, poi è Bogdan a sfiorare l’1-1 con una zuccata che esce fuori di poco. Al 33′ Fornito esce per una botta: dentro Esposito, con i rossazzurri che si schierano con un 3-4-3. Caccavallo prova a farsi vedere con una conclusione dalla distanza che sibila alta, mentre a fine primo tempo Martinez viene chiamato alla parata a terra su conclusione di Adryan. 

La ripresa inizia con Mazzarani, Bucolo e Ripa dentro per Caccavalo, Caccetta e Curiale. Dall’altra parte il tecnico Gabri cambia addirittura tutto l’undici titolare che aveva iniziato la gara: in campo anche l’azzurro Di Marco, nella sua consueta posizione di terzino sinistro. Il primo lampo del Catania è al 12′, con Di Grazia bravo a concludere di destro impegnando Berchtold. Al 14′ Martinez si supera su Cunha, poco lucido nel finalizzare un dai e vai con Mboyo. Quindi nuova girandola di cambi, col rientro in campo di Blondett e gli ingressi di Manneh, Correia, Semenzato. Al quarto d’ora il Catania pareggia: su suggerimento di Lodi, Ripa si avventa sul pallone e di piatto trafigge il portiere: il pari galvanizza i rossazzurri che sfiorano il vantaggio con Mazzarani che, da due passi, spedisce fuori. Al 30′ viene annullato un gol a Mazzarani per dubbio fuorigioco. È il preludio al raddoppio rossazzurro, che arriva su rigore assegnato per fallo su Mazzarani, commesso da Grgic: Lodi è freddissimo e, al 35′, batte Berchtold con un sinistro all’incrocio. Tre minuti dopo è Pinga a sfiorare il 2-2, con una gran conclusione dai 20 metri che si spegne alta di poco sulla porta difesa da Martinez: si trattiene poi il fiato per Bucolo, dolorante a terra ma in grado comunque di riprendere la gara. La partita si chiude con lo scontro fortuito tra Mazzarani e Berchtold in uscita: attimi di apprensione per il 32 rossazzurro, scortato fuori dal rettangolo di gioco tra gli applausi.

L’ultima emozione la regala Manneh, con una splendida cavalcata conclusa da un tiro di sinistro fuori di poco. Il triplice fischio di Rutella di Enna fa calare il sipario su questo primo impegno del Catania nel 2018: mentre i tifosi inneggiano ad Angelo Massimino, Francesco Lodi alza il trofeo dedicato al presidentissimo, guida della società per più di vent’anni. La speranza è che questa coppa, per quanto simbolica, possa essere di buon augurio in un anno che si prospetta importante nel progetto di risalita intrapreso dalla società rossazzurra: lunedì prossimo, nel posticipo di Lecce, la squadra di Lucarelli si giocherà già una importante fetta di campionato.

Tabellino:

Catania 4-3-3: Martinez; Aya (Correia), Tedeschi, Bogdan (Blondett), Marchese (Semenzato); Caccetta (Bucolo), Lodi, Fornito (Esposito); Caccavallo (Mazzarani), Curiale (Ripa), Di Grazia (Manneh). (Fabiani, Semenzato, Esposito, Blondett, Manneh, Bucolo, Mazzarani, Rossetti, Correia, Ripa). Allenatore: Lucarelli

Sion 4-3-3: 18 Fickentscher (Berchtold); 62 Maceiras (Mveng), 23 Cumart (Angha), 3 Neitzke (Bamert), 27 Morgado (Di Marco); 48 Ucan (Toma), 34 Ndoye (Grgic), 13 Kasami (Kukeli); 15 Schneuwly (Pinga), 17 Succar (Mboyo), 94 Adryam (Cunha). Allenatore: Gabri

Spettatori: 952 

Giorgio Tosto

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