Catania Futura, scambio di auguri con vista Pd Un futuro tra i democratici per D’Agostino e soci?

Uno scambio di auguri o poco più. Anzi no, forse molto di più. È quanto andato in scena sabato pomeriggio al Grand Hotel Baia Verde di Aci Castello tra l’onorevole Nicola D’Agostino e gli amministratori locali che si riconoscono nell’area da lui rappresentata. A fare gli onori di casa, in tutti i sensi, l’ex assessore regionale alle Infrastrutture, Nico Torrisi, che con D’Agostino appena pochi giorni fa ha battezzato la nascita di Catania Futura, il nuovo gruppo consiliare attivo nel capoluogo etneo; a dimostrazione di come il rapporto tra loro, dopo l’esperienza palermitana, abbia tutte le carte in regola per continuare anche nel prossimo futuro. 

A partecipare all’incontro è stato circa un centinaio di persone, tra consiglieri, assessori e sindaci di quei Comuni in cui l’impronta dagostiniana è stata fondamentale nelle ultime tornate elettorali. Tra i presenti, il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, che a giugno ha vinto le amministrative forte del ruolo di delfino di D’Agostino e che per questo ha dovuto fare i conti con le frecciate di chi lo ritiene sindaco per interposta persona, e il più navigato primo cittadino di Aci Catena, Ascenzio Maesano

Nonostante i numeri, si è trattato di una riunione intima. Nessun comunicato, solo alcune telefonate e qualche messaggio su Whatsapp. Quanto basta per fissare luogo, ora e avere assicurata la presenza. Diversi i temi affrontati, a partire da quello che dovrà essere il futuro politico del gruppo, futuro che potrebbe avere nel Partito Democratico un interlocutore preferenziale. D’Agostino, infatti, avrebbe ribadito come lo scenario attuale veda nel Pd il soggetto politico che – a meno di clamorosi cambiamenti – è destinato ad avere un ruolo da protagonista non solo sulla scena nazionale ma anche su quella locale. 

Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che si sarebbero concentrate le riflessioni più interessanti: la consapevolezza delle potenzialità del Pd anche su scala regionale non passerebbe per un apprezzamento dell’operato del governatore Crocetta, il quale, appena poche settimane dopo aver inaugurato il proprio terzo governo, si trova già a dover fare i conti – nel senso letterale del termine – con il rigore dell’assessore al Bilancio Alessandro Baccei. Nel corso della riunione si è parlato anche di due esperienze – quelle dell’Udc e dell’Mpa, senza però nominare le disavventure giudiziarie di Raffaele Lombardo – che a conti fatti appartengono, per ragioni diverse, al passato. 

Quarantotto ore dopo, a ridimensionare la portata dell’incontro è lo stesso deputato regionale: «Si è trattato soltanto di un breve incontro tra amici – dichiara D’Agostino –. L’occasione per ritrovarsi e scambiarsi gli auguri; poi è chiaro, siamo politici ed è naturale che si parli anche di politica, ma nulla di approfondito». Per l’onorevole, infatti, quanto detto alla Baia Verde fa parte di una riflessione di ampio respiro: «Siamo in un periodo molto importante – continua D’Agostino –, nel giro di poche settimane tante cose potrebbero cambiare sia a livello nazionale, con la nuova elezione del capo di Stato e la riforma elettorale, che alla Regione. Fare un punto della situazione è più che normale». 

Parlare di futuro definito, però, è eccessivo: «Nessun annuncio di una scalata al Pd – afferma l’onorevole –. Si è cercato di tracciare le linee generali di quale potrà essere il futuro di un gruppo di amministratori che si riconoscono intorno alla mia figura, ma senza stabilire particolari strategie. L’Udc? L’ho già detto in primavera e lo ripeto: a me piacerebbe continuare a farne parte, ma il destino del partito, e non lo devo dire io, sembra segnato». Nessun accenno, invece, all’Mpa: «Che senso avrebbe avuto parlare dell’Mpa a distanza di due anni?».

Foto d’archivio 

Simone Olivelli

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