Dare un segnale forte al campionato, per bloccare la striscia di risultati negativi lontano dal Massimino e, soprattutto, per evitare di vedere scappare via le prime della classe. La graduatoria del girone C, dopo sette giornate, vede la Ternana prima a quota 16, quindi la Reggina che insegue a 15, col Potenza sul podio a 14 e la coppia Catanzaro-Monopoli con 13 punti. I rossazzurri, dopo la sconfitta nello scontro diretto di Reggio Calabria, sono fermi al palo a quattro lunghezze di distanza dalla capolista. La trasferta di domani in Umbria, quindi, racchiude in sé la necessità di colmare quel piccolo scalino che separa gli etnei dalla vetta, per evitare che diventi un vero e proprio fossato.
L’incontro dello Stadio Liberati rappresenta dunque, a ragion veduta, il primo importante crocevia di una stagione con un Catania a due velocità. Sfrontato e cinico in casa, con tre vittorie in altrettante gare contro Virtus Francavilla, Viterbese e Cavese (un solo gol subito da Jacopo Furlan): un vero e proprio colabrodo lontano dalla Sicilia, come evidenziano le statistiche che parlano di tre sconfitte consecutive e ben dieci gol subiti. Numeri da incubo che, secondo mister Andrea Camplone, sono imputabili esclusivamente all’approccio in campo dei suoi. «È un problema di mentalità – ha detto ieri il tecnico in conferenza stampa – deve cambiare l’atteggiamento. Non è possibile che una squadra come la nostra abbia due facce».
La Ternana, allenata dall’ex calciatore di Atalanta e Brescia Fabio Gallo, ha mostrato finora il suo volto migliore fuori casa. Tra le mura amiche è giunta una sola vittoria in tre incontri: la sostanza però non cambia, dato che i rossoverdi hanno una rosa ricchissima, con giocatori di grande esperienza per la categoria. «È una partita importantissima – ribadisce Camplone – bisogna scendere in campo per vincerla, dando tutto ciò che si ha. Solo facendo una grande prestazione potremo fare risultato a Terni. Ci vorrà personalità – puntualizza l’allenatore – non possiamo permetterci solo il compitino. Occorre una crescita immediata: a Reggio siamo rimasti in partita avendo anche occasioni per pareggiare, ma abbiamo fatto troppo poco».
Al di là degli uomini e dei moduli, quindi, occorrerà mutare l’approccio alla gara e l’aggressività con cui si affronta l’avversario di turno. Camplone dovrà anche sforzarsi di trovare un’alternativa a Lodi come fonte di gioco: lo stesso Gallo ha infatti ribadito che affronterà il Catania schierando un 4-3-1-2 in cui la mezza punta, con tutta probabilità, avrà il compito di francobollarsi al numero 10 del Catania, come già fatto da Nicola Bellomo la scorsa settimana. Andrea Mazzarani e Cristian Llama, da questo punto di vista, sono i giocatori che hanno piedi e visione di gioco per coadiuvare il capitano, seppure da posizioni differenti. «Esistono le rotazioni per non dare riferimenti agli avversari – ha chiarito Camplone – . In campo ci sono altri dieci giocatori, non possiamo basarci solo su Lodi. Il problema è che questo fuori casa non si nota».
Capitolo convocati: out Lorenzo Saporetti, Vincenzo Sarno ed Emanuele Catania, mentre torna a disposizione Maks Barisic che, nella partitella infrasettimanale, ha disputato un tempo. Tommaso Silvestri c’è ed è pronto a rientrare nel cuore della difesa, mentre Jacopo Dall’Oglio dovrebbe vincere il ballottaggio con Giuseppe Rizzo in mediana, accanto a capitan Lodi e all’insostituibile Nana Welbeck. In difesa qualche dubbio sull’out di sinistra, con Giovanni Pinto insidiato dal giovane e rampante Kevin Biondi. I numeri evidenziano come lo Stadio Liberati sia un tabù: sei vittorie umbre, altrettanti pareggi e solo due successi etnei. L’ultimo, però, risale addirittura alla stagione 1990-91. Aggiornare queste statistiche sarebbe quanto mai importante.
Probabili formazioni:
Ternana (4-3-1-2): Iannarilli; Parodi, Suagher, Bergamelli, Mammarella; Paghera, Palumbo, Salzano; Furlan; Marilungo, Partipilo.
Catania (4-3-3): Furlan; Calapai, Mbende, Silvestri, Biondi; Dall’Oglio, Lodi, Welbeck; Mazzarani, Di Piazza, Di Molfetta.
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