Catania, contro Juve Stabia la prima di cinque finali Tre punti per staccare il Trapani e pressare il Lecce

L’importanza di non sprecare, per la prima volta dopo mesi, la possibilità di essere padroni del proprio destino. È questo il leit motiv della giornata che precede Catania-Juve Stabia, in programma stasera nel glorioso impianto del quartiere Cibali: Lucarelli aveva spinto su questo concetto anche nella conferenza stampa di venerdì a Torre del Grifo, sottolineando il grande momento di forma psico-fisica di un gruppo arrivato al rush finale nelle migliori condizioni possibili. Forza e consapevolezza, ovviamente, dovranno andare a braccetto per contrastare una formazione che, nonostante l’ultimo ko interno contro il Cosenza, rimane una delle migliori del Girone C di Serie C: «La Juve Stabia è un ostacolo a cinque stelle», aveva precisato il mister livornese, sottolineando come le Vespe campane siano una squadra di velocisti, bravi a ripartire in contropiede sfruttando le caratteristiche peculiari dei suoi calciatori.

Equilibrio mentale e giusta attenzione nei confronti di un avversario che non va sottovalutato: potrebbe essere questa la ricetta vincente. I gialloneri allenati dall’ex centrocampista etneo Fabio Caserta sono quinti in campionato a quota 46 e, prima dell’1-2 subito dal Cosenza in casa, erano reduci da cinque risultati utili consecutivi, tra cui spiccava lo 0-1 in casa del Lecce: prima, significativa crepa nel castello di certezze costruito fino a quel momento dai salentini. La partita dell’andata è significativa delle difficoltà che può riservare l’incontro di domani: un match equilibrato e noioso era stato infatti risolto all’ultimo respiro dalla velenosa punizione calciata da Andrea Mazzarani, passata tra una selva di gambe e finita nel sacco alle spalle di Branduani. Tre punti per certi versi fortunosi, arrivati dopo 90 minuti in cui gli stabiesi erano riusciti a bloccare un Catania che non aveva certo spiccato per dinamismo e bel gioco.

I pochi precedenti strizzano l’occhio ai rossazzurri: nei cinque incontri giocati al Massimino (quattro in C e solo uno in B, nel lontano 1951-52), i numeri ci parlano infatti di tre vittorie del Catania e due pareggi, entrambi per 1-1 (l’ultimo due stagioni fa, siglato da Bombagi e Diop). L’anno scorso, nella prima partita stagionale, i ragazzi allora allenati da Pino Rigoli si erano imposti 3-1 al termine di una grande prova: Lisi aveva portato in vantaggio gli ospiti, gli etnei avevano reagito alla grande ribaltando il risultato con le reti siglate da Calil, Paolucci e Di Cecco. L’attaccante rossazzurro Francesco Ripa guidava, in quella partita, l’attacco delle Vespe: sarà dunque un incontro ricco di significato per il numero 29 catanese, autore con i campani di 26 reti in 59 incontri. 

Ripa però, con molta probabilità, non farà parte dell’undici titolare: l’intenzione di Lucarelli, palesata anche in conferenza stampa, è quella di confermare per la terza volta consecutiva i giocatori che hanno asfaltato Paganese e Catanzaro, mettendo a segno dieci reti e mantenendo la porta inviolata. Squadra che vince non si cambia: un classico adagio calcistico che calza a pennello con l’attuale situazione in casa rossazzurra. Spazio dunque al tridente composto da Curiale (sempre alle prese con problemi alla schiena), Barisic e Manneh: il trittico di centrocampo dovrebbe essere formato da Biagianti play-basso, con Lodi e Mazzarani mezzali. In difesa, spazio a Blondett, Aya, Bogdan e Marchese, a protezione di Matteo Pisseri. Potrebbe essere interessante la sfida tra Marchese e Canotto, veloce attaccante che comporrà un possibile tridente con Strefezza e Simeri: nel 4-3-3 di Caserta occhio tra gli altri anche ad Alessandro Mastalli, faro del centrocampo giallonero.

A dare manforte ai rossazzurri, poi dovrebbe esserci il pubblico delle grandi occasioni. Prevista una Curva nord al completo, con i proclami dei gruppi organizzati che risaltano anche dalla loro spazio su Facebook denominato «La domenica allo stadio»: sarà prevista una coreografia particolare, con l’invito al pubblico di entrare al Massimino almeno 40 minuti prima del fischio d’inizio. «Solo da noi. Dipende da noi. Senza alibi. Senza pretesti. Tutti in curva. Il Catania ha bisogno di Catania intera. Noi siamo pronti. Vogliamo fortissimamente vincere»: questo il messaggio che campeggia da ieri pomeriggio nella bacheca del tifo organizzato rossazzurro. La città è pronta e sarà al fianco dei propri beniamini per la prima delle cinque finalissime che separano il Catania dal grande obiettivo stagionale.

Giorgio Tosto

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