L’analisi dei precedenti fa ben comprendere le difficoltà che attendono il Catania nel big-match di questa sera: l’avversario di giornata è il Siracusa che, dopo anni bui, sta vivendo un periodo di rinascita. Coinciso con i playoff splendidamente conquistati lo scorso anno e con un inizio di campionato che vede gli azzurri quarti a pari merito con Virtus Francavilla e Trapani. Il solo punto conquistato nelle ultime due partite non cambia certo la sostanza delle cose: i Leoni sono una squadra di livello, cosa che ha tenuto a sottolineare Pietro Lo Monaco in settimana, dichiarando che i padroni di casa hanno una rosa «di primo lignaggio e con un impianto di gioco importante». Catania, Spinelli, Turati, Scardina e Sandomenico sono i nomi elencati dall’ad rossazzurro per avvalorare la sua tesi.
Si parlava di numeri: i precedenti ci parlano di un sostanziale equilibrio, con otto pareggi e cinque vittorie a testa per aretusei ed etnei. Il dato che salta all’occhio è che l’ultima vittoria catanese in trasferta risale addirittura al campionato 1991/1992. Dalla stagione successiva si compie un salto di ben 25 anni, con le due squadre che tornano a incrociarsi lo scorso anno allo stadio De Simone. Dopo l’1-1 estivo in Coppa Italia, arriva per i rossazzurri una dolorosa sconfitta in campionato: il 10 dicembre del 2016, il Siracusa guidato dagli ex Baiocco in campo e Sottil in panchina batte gli uomini di Rigoli col minimo scarto, grazie alla rete messa a segno da Scardina al 66′. Stasera, così come l’anno scorso, il derby col Catania è stata l’occasione per indire la “giornata azzurra”: ci sarà dunque uno stadio vestito a festa, per una partita che da entrambe le parti è molto sentita.
Questo scontro al vertice tutto siciliano è anche arricchito dalla presenza di molti ex. In primis c’è ovviamente il mister azzurro Paolo Bianco: due significative stagioni per lui a Catania, dal 2004 al 2006. La seconda fu quella della storica promozione in A, durante la quale il difensore centrale fu impeccabile e spesso decisivo protagonista. Quindi, il giovane Tino Parisi: terzino destro cresciuto a Torre del Grifo, classe 1995, Parisi ha esordito con la casacca rossazzurra in Serie B nella stagione 2014-2015 e, nell’anno della rovinosa caduta in Lega Pro, ha anche vestito la fascia da capitano. L’esterno sinistro Daniele Liotti (classe 1994) e il diciannovenne Orazio Di Grazia sono altri due calciatori azzurri venuti fuori dalla cantera etnea: non bisogna poi dimenticare Emanuele Catania, attaccante catanese classe 1981, bandiera del Siracusa che però non ha mai indossato il rossazzurro.
Capitolo formazioni. Il Catania proverà a proseguire la sua striscia record di cinque successi consecutivi senza subire gol schierando il consueto 3-5-2: il terzetto difensivo Aya, Tedeschi, Bogdan è oramai una sicurezza, mentre in mezzo al campo dovrebbe tornare capitan Biagianti accanto a Lodi e Caccetta. Sulle ali agiranno Marchese e Semenzato, mentre in avanti è ballottaggio tra Ripa e Curiale, col primo che stavolta sembra favorito per esordire dal primo minuto: accanto a uno dei due agirà il folletto Russotto, ormai uomo imprescindibile nello scacchiere dell’allenatore Cristiano Lucarelli. Tra le fila aretusee, Bianco dovrebbe invece mettere in campo i suoi con un 4-2-3-1 “alla spagnola”. Tantissima la qualità in attacco, con le tre mezzepunte Catania, Sandomenico e Mancino a supportare Scardina, già giustiziere dei rossazzurri. Mancheranno all’appello i tifosi rossazzurri.
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