Catania, calciomercato fa rima con smantellamento Arriva solo il giovane Capanni. Sarno alla Triestina

Le parole pronunciate ieri pomeriggio da Pietro Lo Monaco, nel corso di un’intervista concessa all’emittente tv Sportitalia, pesano come macigni. «Sono dimissionario. I fatti – puntualizza il dirigente – dicono che dirigo in completa solitudine la baracca, perché in questo momento nessuno può portare avanti le cose. Non è facile, assolutamente. Dico anzi – prosegue – che chi ha un minimo d’interesse per il Catania debba farsi avanti, in fretta: la situazione è critica». Un messaggio d’allarme drammatico che, giusto sottolinearlo, stona con le dichiarazioni pronunciate dallo stesso amministratore delegato nei mesi precedenti. «Non faccio morire il Catania due volte» e «Stiamo risanando» sono stati i due cavalli di battaglia del dirigente campano, quando si trattava di fare il punto in occasione dei momenti più difficili. 

L’evolversi delle cose ha così messo in luce l’incongruenza tra quelle parole e la situazione che, man mano, è andata delineandosi. Il crollo dell’impero Pulvirenti ha, di fatto, tolto al Catania ogni possibilità di approvvigionamento economico, costringendolo ad alzare bandiera bianca. Il messaggio inviato ai calciatori lo scorso dicembre ha anticipato lo smantellamento avvenuto nel corso di queste settimane. Hanno lasciato l’Etna nomi pesanti: la punta Matteo Di Piazza, la bandiera e vicecapitano Francesco Lodi, ieri pomeriggio anche l’esterno d’attacco Vincenzo Sarno. A queste si sommano anche le partenze di Saro Bucolo, Emanuele Catania, Giuseppe Fornito e Christian Llama. Salutano anche due grandi promesse: Franco Ezequiel Carboni approda all’Inter, Gianmarco Di Stefano passa alla Lazio. 

A queste operazioni in uscita ne è mancata una, in extremis. «Giuseppe Rizzo non ha accettato il Livorno – ha ribadito Lo Monaco ieri – dice di stare meglio a Catania. Dispiace, lo avevamo ceduto al club amaranto. Stiamo cercando di scaricare qualche contratto un po’ oneroso». Dichiarazioni che somigliano tanto a una resa pressoché incondizionata. L’unico arrivo, nella giornata di ieri, è stato quello del giovane esterno d’attacco Gabriele Capanni, un classe 2000 scuola Milan. Troppo poco per turare le falle di un attacco al momento senza prime punte. L’infortunio al ginocchio terrà fuori causa Davis Curiale per almeno un mese: toccherà a Maks Barisic sacrificarsi in quel ruolo, con i risultati che però sono stati evidenti nelle ultime due gare.

Le trasferte contro Viterbese Ternana, concluse con due secchi 0-2, hanno confermato un grave deficit a livello offensivo. La squadra non riesce a pungere, evidenziando anche un netto calo di prestazioni tra primo e secondo tempo. Voci di corridoio raccontano del grande nervosismo di Cristiano Lucarelli al termine della gara di Terni che, di fatto, preclude la via della Coppa Italia per giungere ai play-off. Neanche per un uomo come lui, abituato a lottare ed esaltarsi nelle emergenze, dev’essere facile tenere alta la motivazione in un contesto del genere. Il tutto, fra l’altro, all’alba di un mese durissimo, in cui gli etnei dovranno affrontare squadre del calibro di Monopoli, Reggina e Ternana. 

Sullo sfondo c’è una trattativa per la cessione del club che ancora deve decollare. Le ultime notizie certe risalgono allo scorso 23 gennaio: giorno in cui il Comitato promotore per l’acquisizione del Catania Calcio, tramite posta certificata, ha presentato le garanzie bancarie richieste dalla società di via Magenta per dare il via all’iter. Garanzie che dovrebbero ammontare a circa 35 milioni di euro: cifra addirittura superiore rispetto a quanto richiesto. Da allora è scesa una cortina di silenzio sull’operazione: come interpretarla? La speranza è che, dopo il balletto dei comunicati incrociati di inizio gennaio, le parti abbiano deciso di allontanare i riflettori per lavorare in maniera più tranquilla e proficua. Le ultime dichiarazioni di Lo Monaco, però, lanciano un’ombra sinistra e preoccupante su tutta la vicenda.

Mercato di gennaio: tutte le operazioni del Catania

Acquisti: Manneh (a, Carrarese, fine prestito), Vicente (c, Juve Stabia, definitivo), Curcio (c, Vicenza, definitivo), Salandria (c, Reggina, definitivo), Capanni (a, Milan, prestito). 

Cessioni: Bucolo (c, Sicula Leonzio, definitivo), Catania (a, Sicula Leozio, definitivo), Fornito (c, Rende, definitivo), Llama (c, svincolato), Lodi (C, Triestina, definitivo), Di Piazza (a, Catanzaro, definitivo), Carboni (a, Inter), Distefano (a, Lazio), Sarno (a, Triestina, prestito).

Giorgio Tosto

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