Catania-Bari 0-0, un solo punto e tanti rimpianti  Al Massimino i rossazzurri così si accontentano

Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Difficile dirlo, dopo un pareggio interno contro la corazzata Bari e in un momento non certo positivo per la squadra rossazzurra. La sensazione di due punti lasciati per strada, però, resta con chiarezza dopo il triplice fischio. Questo perché nel primo tempo un Catania equilibrato e coeso tra i reparti ha sfiorato il vantaggio in almeno tre occasioni, potendo anche recriminare per un rigore che sembrava ineccepibile. Nel secondo tempo gli uomini di Lucarelli arretrano il baricentro e sembrano accontentarsi del pari. 

Lucarelli conferma il 3-5-2, con le novità rappresentate da Pinto e Dall’Oglio al posto di Marchese e Rizzo. Modulo a specchio per il Bari: Antenucci e Simeri costituiscono la coppia d’attacco dei pugliesi. Il Catania del primo tempo probabilmente è il migliore di questo primo scorcio di stagione. Sotto una iniziale pioggia battente le due squadre si confrontano in maniera dura ma leale. Al minuto 11 Antenucci si incunea in area e serve Costa che, da sinistra, scarica un diagonale mancino su cui Furlan è molto bravo. Al 19′ Mazzarani divora il vantaggio: Di Piazza fa il fenomeno, si accentra da sinistra e scocca un tiro rimpallato da un difensore barese, la palla arriva al numero 32 che, a porta vuota, spedisce incredibilmente fuori. 

Al 25′ tutto il Massimino protesta per un rigore che sembra solare: Awua pare toccare il pallone col braccio, ma il direttore di gara assegna punizione dal limite. Lodi batte e chiama Frattali alla gran parata: la sfera era destinata all’incrocio. I rossazzurri dominano, ma non riescono a trovare la giusta stoccata. Il Bari si affaccia prima con la botta alta di Costa e poi, alla mezz’ora, con una conclusione di Simeri che chiama Furlan alla respinta. A dieci minuti dalla fine del primo tempo etnei ancora pericolosi: destro in acrobazia di Di Piazza, Frattali è ancora attento. L’ultimo brivido per i Galletti è una girata mancina di Dall’Oglio a lato. 

La ripresa è avara di emozioni. Il Bari avanza il baricentro e si rende pericoloso dopo il 7′ con la sventola di Antenucci: il suo diagonale va fuori di un metro. Al quarto d’ora Furlan è superlativo sul colpo di testa di Awua: l’arbitro però aveva fermato il gioco segnalando un fallo. Cinque minuti dopo il Massimino urla per la rete di Mazzarani con un tocco sotto misura: il fuorigioco di Mbende, però, vanifica tutto. Lucarelli cerca di mischiare le carte inserendo Barisic per Lodi, ma non cambia nulla. I pugliesi provano a rendersi pericolosi con Berra e Folorunsho, mentre il Catania rinuncia ad attaccare. Lo 0-0 finale è la logica conseguenza: contro la Paganese, in trasferta, servirà più precisione in attacco per tornare a vincere. 

Il tabellino:

Catania (3-5-2): 1 Furlan; 3 Mbende, 27 Biagianti, 5 Silvestri; 26 Calapai, 10 Lodi (25′ st Barisic), 6 Welbeck, 23 Dall’Oglio (25′ st Rizzo), 20 Pinto (35′ st Marchese); 32 Mazzarani, 9 Di Piazza. Allenatore: Lucarelli.

Bari (3-5-2): 1 Frattali; 13 Sabbione, 6 Di Cesare, 3 Perrotta; 26 Berra, 14 Awua (45′ st Terrani), 23 Schiavone, 29 Scavone (14′ Folorunsho), 4 Costa (26 ‘st Floriano); 7 Antenucci (26′ st Ferrari), 9 Simeri (45’ st Neglia). Allenatore: Vivarini.

Note: 7.807 spettatori. Ammonito Berra, Folorunsho, Costa e Schiavone (Bari), Silvestri (Catania)

Arbitro: Matteo Marchetti (sezione di Ostia Lodi)

Giorgio Tosto

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