La fumata bianca, alla fine, è arrivata poco meno di due ore fa. Walter Novellino è l’allenatore che avrà l’arduo compito di far risalire la china al Catania. La scelta della società rossazzurra è caduta sull’esperto tecnico irpino dopo le difficoltà avute con Carmine Gautieri che, fino a ieri sera, era il candidato numero uno per la successione all’esonerato Andrea Sottil. Le complicazioni sono sorte in merito alla lunghezza del contratto: gli etnei, infatti, hanno offerto un accordo fino al prossimo giugno, mentre Gautieri avrebbe voluto vincolarsi solo in caso di progetto più a lunga scadenza.
Pietro Lo Monaco, quindi, cerca di rimettere in carreggiata la squadra affidandosi all’esperienza di un tecnico dal curriculum molto importante che, a cavallo tra gli anni ’90 e i 2000, ha vissuto anni esaltanti in Serie A. Dopo aver festeggiato quattro promozioni in A con Venezia, Napoli, Piacenza e Sampdoria, è proprio a Genova che Novellino vive le stagioni migliori, dal 2002 al 2007: il risultato più importante è il quinto posto raggiunto nell’annata 2004-2005. Quindi la sfortunata avventura al Torino, seguita da molte panchine di B: Reggina, Livorno, Modena e Avellino. In mezzo anche una brevissima parentesi al Palermo, in A: un pari e tre sconfitte tra febbraio e marzo del 2016.
Una carriera in calando che però, a Catania, potrebbe trovare nuova linfa. Sia Novellino che i rossazzurri sono in cerca di rilancio. L’obiettivo, nonostante una classifica deficitaria, rimane quello di inizio anno: raggiungere la serie B, tentando di rivitalizzare una squadra apparsa abulica, senza mordente né idee tattiche. Una sfida all’altezza di un allenatore che non difetta certo di esperienza e personalità. Novellino dirigerà questo pomeriggio alle 15 il primo allenamento e sarà presentato alla stampa domani mattina, alle 12: il collaboratore tecnico che lo coadiuverà in questa avventura catanese sarà Simone Tomassoli.
Passando ai particolari tecnici, Novellino è un allenatore che, in carriera, si è spesso affidato al 4-4-2, con una prima punta affiancata ad un attaccante di movimento, una difesa a 4 in linea e un regista a dare ordine e dettare i tempi in mezzo al campo. Fautore di un calcio immediato e pragmatico, l’allenatore campano avrà il compito di spremere il meglio dai tanti giocatori d’esperienza che avrà a disposizione. A Catania è appena cominciata una nuova era calcistica.
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