Catania a misura di guida per i turisti Mancano i soldi e il Comune cerca sponsor

Un bando a caccia di sponsor per la realizzazione di trentamila mappe turistiche di Catania. E’ la scommessa lanciata dal Comune etneo che, ormai in rosso da tempo, chiede aiuto alla pubblicità dei privati per la realizzazione di depliant bilingue – quindicimila in lingua inglese e altrettanti in italiano – da distribuire tra i visitatori etnei. Un’idea nata per «offrire un servizio ai turisti incentivando l’accoglienza e l’informazione – si legge nel bando – senza con ciò gravare di costi il bilancio comunale». E se i soldi mancano, la voglia di promuovere il patrimonio cittadino rimane.

«Una bella iniziativa», commenta Francesco Mannino di Officine Culturali. «Sicuramente un’operazione nuova per uniformare un prodotto, come la cartina turistica, indispensabile per ogni turista». Positiva anche la reazione di Matilde Russo, presidente di Etna ‘Ngeniousa che la definisce «un’iniziativa attesa da tempo. Un modo per rendere un servizio importante per la città e andare incontro ad un’esigenza reale. Quella di favorire maggiormente il panorama turistico», dice. Promuovono quindi la proposta del Comune due delle realtà più attive nella valorizzazione turistica del territorio etneo.

Sul valore da attribuire ad una mappa turistica, poi, l’opinione di entrambi è unanime. Un itinerario per visitare Catania, che non rappresenti solo una elenco di hotel, ristoranti, musei, né unicamente una guida per rintracciare il percorso più breve da un museo all’altro. Ma anche e soprattutto un servizio a misura del visitatore. «Che diventi parte del viaggio e lo accompagni anche dopo, una volta tornato a casa». Ecco perché, per essere quanto più funzionale possibile, sarà necessario che la mappa contenga «informazioni dettagliate, e costantemente aggiornate», consiglia Mannino.

Per quanto riguarda gli itinerari turistici, il bando è chiaro. Le spese saranno a carico del soggetto sponsorizzante ma i luoghi da inserire nella mappa saranno forniti unicamente dalla direzione Cultura e Turismo che si occuperà anche della distribuzione. «Fare una mappa comporta anche delle scelte. E sicuramente verranno messi in evidenza i punti più serviti della città – dice il coordinatore di Officine culturali – ma l’importante è che iniziative del genere non manchino».

«Per il resto non mi scandalizza sapere che ci troveremo dentro della pubblicità – conclude Francesco Mannino – Purché il prodotto finale sia valido». E dello stesso avviso è anche Matilde Russo: «Se il Comune non ha i soldi necessari, non importa che si ricorra alla pubblicità. Ben vengano gli sponsor».

[Foto di  Luca Di Ciaccio]

Federica Motta

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