Castelvetrano, rete idrica contaminata da reflui fognari «Casi di gastroenterite, vietato uso anche per le docce»

Da quattro mesi, l’acqua che esce dai rubinetti di alcune case di Castelvetrano è maleodorante. A renderlo noto è Serena Navetta, presidente del Tribunale del malato: «A cominciare dalla fine del mese di aprile molti cittadini hanno cominciato a segnalare agli uffici la problematica – spiega a MeridioNews – ma venivano rassicurati e invitati, qualora volessero stare ancora più tranquilli, a effettuare analisi a proprio carico. In molti si sono fidati restando in attesa che il problema andasse via». 

Così però non è stato, anzi. In queste settimane una vasta epidemia si sarebbe diffusa in città. «La gente ha iniziato ad ammalarsi di gastroenterite – continua Navetta – così ho scritto all’Asp, chiedendo di porre attenzione alla situazione e dai loro esami è emerso che si è verificata una contaminazione da acqua fognaria». In seguito alla scoperta i commissari straordinari, che guidano il Comune dopo lo scioglimento per infilitrazioni mafiose, hanno informato la cittadinanza dell’esistenza del problema e tramite ordinanza hanno isolato alcune vie della città. 

Il primo divieto di utilizzo dell’acqua per le zone colpite dall’inquinamento è stato emanato il 14 agosto, mentre ieri sono stati resi noti altri quartieri che presentano lo stesso disagio. «Le persone utilizzavano l’acqua per cucinare, per bere, si presumeva fosse potabile – racconta Navetta -. Adesso in molte abitazioni non la si può utilizzare nemmeno per fare le docce e bisogna lavare le mani prima di toccare il cibo o il viso. Ciò – specifica – vale anche per i bar e per i ristoranti, l’acqua contaminata per pulire piatti, bicchieri, tazzine è una fonte di contagio».

In questi giorni si sta cercando di capire quante siano le famiglie colpite. «Andrebbe eseguito un incrocio tra chi si è curato con i farmaci e chi è entrato al pronto soccorso – aggiunge la presidente del tribunale del malato – per avere un reale resoconto dei danni». Di chi sia la responsabilità è ancora da stabilire. Per chi si è ammalato la possibilità di «rivolgersi al proprio avvocato e sporgere denuncia. In altre città – sottolinea Navetta – i Nas, dopo le denunce dei cittadini, hanno effettuato sequestri negli uffici». Tornando all’attualità i tecnici comunali avrebbero individuato nelle scorse ore la causa delle infiltrazioni inquinanti. Con il Comune che, per correre ai ripari, ha pensato all’approvvigionamento tramite autobotti.

Danilo Daquino

Recent Posts

Catania, trovato deposito di auto rubate in un garage a Librino

Gli agenti del commissariato di polizia di Librino hanno passato al setaccio i garage di…

13 ore ago

Escursionista si ferisce sull’Etna, soccorsa dai vigili del fuoco

I vigili del fuoco del distaccamento di Randazzo del comando provinciale di Catania sono intervenuti…

13 ore ago

Sciacca, minorenne aggredito e ferito a colpi di casco

Agguato a colpi di casco contro un minorenne a Sciacca: l'aggressione è avvenuta nella zona…

18 ore ago

Palermo, furto con spaccata in un bar in via delle Magnolie

Furto con spaccata nel bar delle Magnolie a Palermo. Il colpo nell'omonima via è stato messo…

18 ore ago

San Berillo, bloccato un pusher di 22 anni. Spacciava seduto su una sedia a bordo strada

La polizia di Catania ha beccato un pusher di 22 anni con addosso crack e…

19 ore ago