Li hanno trovati entrambi sdraiati sul letto, uno addosso all’altra. A fare irruzione per primi all’interno dell’appartamento in via Alcide De Gasperi a Castelvetrano, sono stati i vigili del fuoco, allertati dai carabinieri. Per Daniela Rosalia Lagumina e Gino Damiani però non c’era più nulla da fare.
La donna, una casalinga di 48 anni, e l’uomo, un idraulico di 60, secondo alcune indiscrezioni si stavano separando. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Ris e il medico legale. All’interno della camera da letto sono state trovate alcune tracce di sangue e secondo una prima ricostruzione, Rosaria Lagumina sarebbe stata strangolata dal marito al culmine di una lite. L’uomo, si sarebbe poi tolto la vita con un coltello. I corpi sono stati trasportati presso l’obitorio del cimitero comunale di Castelvetrano.
«Mia nipote e suo marito erano una coppia tranquilla, anche se discutevano di volersi separare. Niente ci faceva presagire quanto è accaduto», dice Giorgio Lagumina, zio di Rosalia Lagumina, che davanti alla porta di casa dei nipoti attende notizie. I due avevano due figli maggiorenni che non abitano nella stessa casa dei genitori. Di persone perbene parlano anche i vicini di casa della coppia. Adiacente all’abitazione della coppia sorge quella del’anziana madre di Luigi, detto Gino, mentre al primo piano abita la sorella dell’uomo. Le donne sono chiuse nel loro dolore.
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