CON DUE DIVERSI DECRETI IL NEO DIRETTORE DELLAGENZIA PER I BENI CONFISCATI ALLA MAFIASBLOCCA LA VERTENZA DEI 400 DIPENDENTI E RIQUALIFICA LAZIENDA. IL RUOLO POSITIVO E FATTIVO DELLA SENATRICE DEL PD PAMELA ORRU’
Svolta nella vicenda del Gruppo 6 Gdo, azienda di Castelvetrano confiscata allimprenditore Giuseppe Gricoli, prestanome del boss Matteo Messina Denaro. Per 400 lavoratori torna la speranza di un prossimo ricollocamento lavorativo.
A seguito di apposito decreto, emanato nel luglio scorso dallAgenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc), potrà riaprire a Castelvetrano, il prossimo 25 settembre, lipermercato interno al centro commerciale con il riassorbimento di una parte dei lavoratori.
L’Agenzia ha, inoltre, individuato, con un secondo decreto di qualche giorno fa, un percorso analogo anche per la rete di vendita con la riapertura di 28 supermercati e l’assorbimento graduale di quasi tutti i lavoratori; mentre, per le residue unità di personale ha anche suggerito la creazione di piccole cooperative, sotto i dieci dipendenti, cui affidare alcuni settori di attività oggetto della stessa confisca.
Dopo il fallimento dichiarato dal Tribunale di Marsala nello scorso mese di giugno, in un clima avvelenato dalle polemiche, sembrava sfumata la speranza per i 400 lavoratori, compreso lindotto, di tornare a lavorare.
Invece la svolta, come dicevamo, si è avuta col cambio di passo intrapreso dallAgenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata che nel frattempo ha registrato lavvicendamento del Prefetto Giuseppe Caruso con prefetto Umberto Postiglione, nominato lo scorso 13 giugno dal consiglio dei Ministri, su proposta del ministro degli Interni, Angelino Alfano, nuovo direttore.
Sulla vicenda è stata alta lattenzione tenuta dalla senatrice del PD, Pamela Orrù, che nei mesi scorsi, come abbiamo raccontato dalle pagine del nostro giornale, è più volte intervenuta presso il Ministro degli Interni, Angelino Alfano, per chiedere risposte certe in merito al ricollocamento dei 400 lavoratori ed alla ripresa delle attività della società confiscata al boss Matteo Messina Denaro.
Battaglia condotta anche al Parlamento attraverso uninterrogazione presentata nei mesi scorsi sulla vicenda dellazienda trapanese confiscata alla mafia. Una parlamentare, la senatrice Pamela Orrù – che a differenza di altri suo colleghi, vacui e distratti nella migliore delle ipotesi e ‘ascari’ e venduti nella peggiore delle ipotesi – difende gli interessi della Sicilia e, in particolare del suo territorio.
Sono soddisfatta – dichiara la senatrice Orrù – per i decreti assunti dall’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, comunicati dal Direttore della stessa alla presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi, sul caso del Gruppo 6 Gdo di Castelvetrano, su richiesta del capogruppo del PD al Senato, Franco Mirabelli.
I decreti assunti dal Prefetto Postiglione – commenta la senatrice trapanese – sono frutto degli interventi esperiti dalla Commissione Antimafia su mia segnalazione. Già a partire dal gennaio 2014 – aggiunge – ho costantemente monitorato e seguito nelle varie fasi il caso del Gruppo 6 Gdo di Castelvetrano, mantenendo sempre alta l’attenzione anche attraverso atti parlamentari.
Pur ribadendo che è necessaria una revisione urgente dell’impianto normativo relativo alla materia – sottolinea la Orrù – queste decisioni danno un segnale concreto della presenza dello Stato nella riqualificazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, restituendo dignità a quei lavoratori che in tali vicende pagano un prezzo decisamente troppo alto.
Un primo decreto prevede, tra laltro – ci dice la parlamentare pidiessina – la riapertura a Castelvetrano, prevista per il 25 di settembre prossimo, dell’ipermercato interno al centro commerciale con il riassorbimento di una parte dei lavoratori.
L’Agenzia ha inoltre individuato un percorso analogo anche per la rete di vendita – precisa la Orrù – con la riapertura di 28 supermercati e l’assorbimento graduale di quasi tutti i lavoratori.
Per le residue unità di personale – riferisce la senatrice del PD – lAgenzia ha anche suggerito la creazione di piccole cooperative cui affidare alcuni settori di attività della stessa confisca.
Foto tratta da castelvetranoselinunte.it
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