Castellammare, sequestrati 15mila ricci di mare

Nel pomeriggio di sabato 9 marzo, nel corso di un normale servizio di controllo del territorio
effettuato dai carabinieri della stazione di Balata di Baida lungo la strada statale 187 di
Castellammare del Golfo, l’attenzione dei militari veniva colta da due autovetture che procedevano
una dietro l’altra, una Chrysler Voyager di colore blu e una Opel Astra di colore grigio, entrambe
provviste di carrello-appendice.
La pattuglia della stazione provvedeva a fermare per un normale controllo la Chrysler mentre, in contemporanea, richiedeva alla centrale operativa
di Alcamo l’ausilio di una pattuglia del nucleo radiomobile, al fine di far controllare anche la
seconda autovettura. 

A bordo della Chrysler venivano identificati quattro soggetti, tutti residenti a Palermo e tutti gravati
da precedenti di polizia, che trasportavano attrezzatura da pesca subacquea, mentre nell’altra
autovettura, fermata all’altezza di contrada Gemma d’oro, viaggiavano altri due palermitani di cui
uno gravato da precedenti di polizia e questa volta all’interno del carrello, veniva rinvenuto
prodotto ittico della specie echinoidea – ricci di mare – in numero di 15.000 esemplari, appena
pescati nelle acque del golfo di Macari e ancora vivi. 

Congiuntamente, quindi, con personale militare dipendente dalla capitaneria di porto – guardia costiera di Castellammare del Golfo, sopraggiunto a seguito di richiesto intervento, i militari
operanti ponevano sotto sequestro tutto il prodotto ittico in quanto non conforme al numero di
esemplari consentito per la pesca non professionale, che l’attuale normativa stabilisce nella misura
di 50 al giorno.
Successivamente il prodotto ittico veniva rigettato in mare con l’ausilio della motovedetta CP719,
dipendente dalla capitaneria di porto – guardia costiera di Castellammare del Golfo, con a bordo
tutto il personale militare operante.
I sei responsabili venivano segnalati amministrativamente per pesca illegale e dovranno pagare una sanzione pecuniaria da 2.000 a 12.000
euro.

(Fonte: comando provinciale carabinieri di Trapani)

Redazione

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