Caso Saguto, si insedia neo presidente Fontana «Ricognizione atti, ma non azzeramento incarichi»

«Stiamo avviando una ricognizione completa degli atti, di quello che c’è e di ciò che è stato fatto. Sulla base delle risultanze ottenute si adotteranno provvedimenti opportuni, se il caso in accordo col presidente del Tribunale». Mario Fontana, neo presidente della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, oggi ha preso possesso dei suoi nuovi uffici. Prende il posto di Silvana Saguto, dimessasi dopo la bufera che ha investito il tribunale con l’inchiesta della Procura nissena sulla gestione dei beni confiscati alla mafia. Insieme all’ex presidente della sezione Misure di prevenzione, risultano indagati altri magistrati e amministratori giudiziari. 

«Prendere il posto di Silvana Saguto adesso non è piacevole – ha detto ai giornalisti – . Il clima non è dei migliori, ovviamente. Inoltre, io non mi sono mai occupato di questa materia. Se si è verificata qualche anomalia in passato, non tocca a noi contestarla. È chiaro che eviteremo eventuali incompatibilità – ha spiegato -. Nessuno può essere comunque al di sopra di ogni gratuito sospetto».

Fontana, che è stato il presidente della sezione del Tribunale che ha processato e assolto il generale dei carabinieri Mario Mori, accusato di favoreggiamento aggravato a Cosa nostra, ha ribadito che non ci sarà nessun azzeramento degli incarichi: «Si valuterà caso per caso dopo un’attenta ricognizione di tutti gli affidamenti – ha spiegato -. In ogni caso, per scegliere un amministratore giudiziario non basta il criterio dell’onestà, che dovrebbe essere alla base di tutto, ma bisogna anche valutarne le competenze».

La mancanza di «specifiche norme codificate» per la scelta dell’amministratore costringe a virare «sull’esperienza, sulla conoscenza personale, su come si sono amministrati i beni in precedenza – ha proseguito -. È vero che la conoscenza personale è un criterio pericoloso, però è chiaro che conoscere una persona, sia dal punto di vista etico che dal punto di vista delle competenze professionali non è per forza un handicap. Non ho mai preso nessun regalo – ha concluso Fontana -. Una volta quando lavoravo a Nicosia, il Comune di Leonforte mi mandò un cesto di arance e io le distribuii a tutti i dipendenti del tribunale».

Nel frattempo il vice presidente del Csm Giovanni Legnini, in relazione al fascicolo aperto sui magistrati di Palermo coinvolti nell’inchiesta di Caltanissetta sulla gestione dei beni sequestrati alla mafia, ha fatto sapere  che gli uffici «saranno tempestivi e rigorosi nell’accertamento dei fatti di nostra competenza e nell’adozione dei provvedimenti». Ad occuparsene è la Prima Commissione, che oggi ha deciso di chiedere informazioni alla procura di Caltanisetta e al tribunale di Palermo, prima di procedere ad audizioni.

Redazione

Recent Posts

Messina, strage di gatti ell’ex macello. Aidaa: «Taglia da duemila euro per chi denuncia»

Diversi gatti sono stati trovati morti presumibilmente avvelenati all'interno dell'ex macello di Messina, una struttura…

5 ore ago

Morto Franchino, storico dj di origini siciliane. Aveva 71 anni

Lutto nel mondo della musica e delle discoteche. È morto oggi a 71 anni Franchino,…

5 ore ago

Palermo, banda di ragazzini aggredisce e picchia quattro giovani e ne manda uno in ospedale

Un gruppo di ragazzini ha inseguito e picchiato quattro giovani tra i 17 e i…

12 ore ago

Rubavano dai semirimorchi parcheggiati al porto di Catania, sei persone denunciate

Il personale della squadra di polizia giudiziaria Scalo Marittimo ha denunciato in stato di libertà…

12 ore ago

Parco dell’Anima, a Noto nascerà una banca dei semi antichi: «Sarà la prima al mondo e servirà ad educare»

Uno degli angoli più suggestivi della Sicilia, tra il barocco di Noto e la riserva…

20 ore ago

Incidente stradale ad Augusta, muore un uomo di 32 anni

In un incidente sulla statale 114, nel territorio di Augusta, tra Siracusa e Catania, un…

1 giorno ago