«Sono a pezzi, sempre più delusa, avvilita e amareggiata». È questa la reazione della signora Lucia, la mamma di Renzo Formosa – il 15enne siracusano morto in un incidente stradale nella tarda mattina del 21 aprile del 2016 – dopo le sanzioni disciplinari per i due agenti della pattuglia della polizia municipale di Siracusa che sono intervenuti sul luogo dell’incidente, in via Bartolomeo Cannizzo. Il processo nei confronti di Santo Salerno, il giovane alla guida della Fiat Panda, figlio di un vigile urbano attualmente in servizio, inizierà il prossimo 19 settembre dopo tre richieste di patteggiamento rigettate.
Intanto la commissione disciplinare del Comune di Siracusa ha deciso il provvedimento amministrativo. Nella determina firmata dal dirigente del settore delle risorse umane Giuseppe Ortisi si spiega che la sospensione dal servizio verrà applicata a decorrere dal 1 gennaio del 2019 per una durata di quindici giorni per uno dei due agenti e di due mesi per l’altro. La decurtazione dello stipendio, per entrambi, durerà fino al decimo giorno, a decorrere dall’undicesimo verrà invece corrisposto il 50 per cento della retribuzione.
«Una sospensione così io la vedo soltanto come una presa in giro – dice la mamma di Renzo a MeridioNews – Sarebbe stato giusto adottare sin da subito il provvedimento e, semmai, introdurli di nuovo una volta chiuso il processo». La famiglia Formosa ha presentato tempo fa le querele nei confronti dei due vigili, Francesco Callea e Francesco Gualtieri. «Perché questo procedimento amministrativo non è stato fatto prima? Su quale base è stata fatta adesso la sospensione? Cosa gli hanno contestato?». Sono le domande della signora Lucia a oltre due anni dalla morte del figlio ma che non trovano risposta neanche nel documento con cui vengono sospesi i due vigili.
Era stato il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, a chiedere una relazione alla commissione disciplinare sul caso da cui ha preso via poi il procedimento amministrativo. «Io non sono un organo giudicante, ma credo che i vigili urbani meritino il rispetto che si deve a persone fedeli alla propria divisa e alla propria professione. Se poi – aggiunge il primo cittadino – all’interno del corpo ci sono persone che hanno potuto sbagliare e verranno riconosciute delle azioni omissive, allora è sacrosanto che vengano sanzionate».
All’epoca dell’incidente, i rilievi sono stati svolti dagli agenti della polizia municipale siracusana. L’avvocato dei Formosa, Gianluca Caruso, ha avanzato da tempo dubbi in merito ad alcune «anomalie sul fatto che non siano stati eseguiti accertamenti di prassi anche in incidenti con conseguenze meno gravi, come per esempio gli esami tossicologici e quelli relativi ai metaboliti urinari per tutti i soggetti coinvolti nel sinistro. Inoltre, mancano anche gli accertamenti relativi alla sospensione cautelare della patente per Salerno».
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