Caso Formosa, imputato chiede il patteggiamento Legale vittima: «Fatti gravi ma pena sottostimata»

Un patteggiamento a due anni. È questa la proposta avanzata dall’imputato Santo Salerno durante l’udienza preliminare che si è tenuta lo scorso 27 marzo a Siracusa. Accusato di omicidio stradale per la morte del 15enne Renzo Formosa, il 24enne, figlio di un vigile urbano aretuseo, era alla guida dell’auto che avrebbe provocato l’incidente stradale in cui il ragazzino ha perso la vita, dopo 24 ore di ricovero all’ospedale Umberto I di Siracusa in prognosi riservata.

«Il giudice per le indagini preliminari ha rigettato il patteggiamento che, in un primo momento, il pubblico ministero aveva accolto – dichiara a MeridioNews l’avvocato Gianluca Caruso, legale della famiglia – secondo il gip però, la pena sarebbe stata sottostimata rispetto alla gravità e alle conseguenze delle condotte dell’imputato». I Formosa si sono costituti anche come parte civile. Adesso, il prossimo appuntamento è stato fissato per martedì 17 aprile, il giorno in cui si terrà un’udienza preliminare interlocutoria durante la quale sarà comunicato il nome del nuovo giudice per le indagini preliminari che sostituirà Andrea Migneco

Secondo la ricostruzione degli investigatori, nella tarda mattinata del 21 aprile 2017, l’automobilista alla guida della sua Fiat Panda avrebbe perso il controllo del mezzo in prossimità di una curva in via Bartolomeo Cannizzo, nel centro di Siracusa. L’auto avrebbe iniziato a sbandare, invadendo la corsia opposta lungo la quale procedevano tre scooter affiancati: quello guidato da Renzo Formosa e altri due con tre suoi coetanei a bordo. Per gli altri giovani solo lievi lesioni, mentre il 15enne, dopo un giorno di ricovero in prognosi riservata, è deceduto a causa delle gravi ferite riportate nello scontro.

All’epoca dell’incidente, i rilievi sono stati svolti dagli agenti della polizia municipale siracusana. L’avvocato dei Formosa ha avanzato dubbi in merito ad alcune «anomalie sul fatto che non siano stati eseguiti accertamenti di prassi anche in incidenti con conseguenze meno gravi, come per esempio gli esami tossicologici e quelli relativi ai metaboliti urinari per tutti i soggetti coinvolti nel sinistro. Inoltre – conclude – mancano anche gli accertamenti relativi alla sospensione cautelare della patente per Salerno».

Marta Silvestre

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