Carrozzina day, tanti cittadini alla due giorni Orlando: «Bisogna abbattere barriere mentali»

Parte ufficialmente la prima edizione palermitana del Carrozzina day, la due giorni dedicata alla sensibilizzazione di istituzioni e cittadini sul tema della disabilità e della città a misura d’uomo. L’evento, promosso dalla psicologa Lunia Ales e dall’architetto Salvo Maniscalco, si è svolto questa mattina sul piano della Cattedrale, mentre domani dalle 11 alle 16 sarà ospitato lungo l’asse pedonale che collega via Libertà e via Ruggero Settimo, con una gara di velocità in carrozzina. «Il messaggio è che bisogna promuovere la mobilità, che è la bandiera delle città del tempo di oggi», commenta a MeridioNews il sindaco Leoluca Orlando, presente questa mattina alla manifestazione. «Se devo descrivere una città non devo indicare un monumento, ma come ci si sposta. E da questo punto di vista Palermo è diventata capitale di una nuova mobilità, una mobilità internazionale con l’accoglienza dei migranti ma anche dei turisti che ogni settimana invadono gioiosamente la città», prosegue Orlando, sottolineando come le istituzioni debbano in primo luogo saper garantire mobilità anche a chi abita e vive quotidianamente la città.

Ecco perché Carrozzina day è un evento fortemente voluto dal Comune: «Questa due giorni mira a mandare un messaggio preciso: bisogna abbattere soprattutto le barriere mentali, oltre a quelle fisiche. Perché non basta che l’amministrazione realizzi tanti scivoli se poi dopo qualcuno ci posteggia sopra la macchina. Così come per i migranti bisogna abbattere i muri e le barriere mentali, lo stesso vale per la mobilità interna alla città», ribadisce il primo cittadino, che non perde occasione per mettersi in gioco cimentandosi lui stesso nel percorso allestito dai volontari. «Avere vissuto in prima persona questa esperienza mi è servito a comprendere quanto sia il disagio di spostarsi non avendo l’uso delle gambe, ma al tempo stesso come sia importante essere al centro dell’attenzione – dice il sindaco – Quando ero giovane sono andato a vivere nella cittadina tedesca di Heidelberg e sono rimasto colpito dalla grande quantità di persone in carrozzina. Non è che c’erano più portatori di handicap lì che a Palermo, è che lì sono visibili, possono liberamente uscire di casa e andare dappertutto. Ecco, questa deve essere la nostra scommessa: rendere visibili i portatori di handicap a Palermo».

Fra i numerosi cittadini che armati di pazienza e buoni propositi decidono di sedersi in carrozzina e muoversi lungo il tragitto creato ad hoc dai volontari, c’è anche la consigliera comunale Antonella Monastra: «Conosco bene l’invivibilità di Palermo – spiega  – Grazie a questo percorso ho potuto constatare da un lato l’estrema manovrabilità della carrozzina, dall’altro le difficoltà causate dai ciottoli della pavimentazione». Tuttavia, la consigliera comprende come attraversare in carrozzina, seppure per la prima volta, un percorso protetto e semplificato non sia la stessa cosa del mettersi in strada tutti i giorni in sedia a rotelle. «Il problema non è la stanchezza o lo sforzo, questo si intuisce, ma è solo l’ostacolo, il doversi fermare di fronte a una barriera e doverla in qualche modo aggirare e ripartire – conclude Monastra – Questa è una città ancora poco attenta alle barriere architettoniche, purtroppo».

Tirando le somme dopo la mattinata inaugurale si può dire che lo sforzo di promotori e organizzatori ha già portato a casa un importante risultato: dimostrare che non è sempre protagonista il binomio disabilità-sofferenza. Le carrozzine sono strumenti semplici da condurre e da dirigere, lo dimostra anche la notevole presenza di bambini che, senza troppa fatica, si sono cimentati nel percorso. Il feedback sembra quindi essere molto positivo: Palermo c’è e sta rispondendo

L’iniziativa si chiuderà domani con la tanto attesa gara di velocità, per la quale saranno assegnati dei premi da Manlio Noto e Marco Pomar nelle vesti di giudici. Nulla, tuttavia, sarebbe stato possibile se non ci fosse stato il sostegno da parte di numerosi sponsor: «Alcuni lo hanno fatto attraverso dei premi, altri offrendo del cibo, altri le bibite per brindare e infine Banca Nuova di via Cusmano si è accollata il contributo per la SIAE, in modo che potessimo avere anche il sostegno e l’allegria della musica dei Tre Terzi», dice a MeridioNews la psicologa Lunia Ales, promotrice dell’evento. Tanti i nomi dei sostenitori: Crosshop, Intimo d’amare, Saint-Denis e Cinematocasa, che  hanno garantito i premi. Ci sono anche Cotti in fragranza, prima attività commerciale di un carcere per minori che ha offerto i loro biscotti più famosi. La pasticceria Cappello, che fornirà ulteriori dolci per allietare le giornate e Antiruggine per le bibite del brindisi finale.

Silvia Buffa

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